Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962
tlcl suo eroismo, del suo coraggio e della sua invill11 fona. Grazie a qul'!Slo dirillo Ctl a <1ues1afona popolare - lo SI~ popolo •'idcntilicò, per così dire, con la borghesia - i borghe,;i del SttOlo pa!,5,810riuscirono a conquislaN la forteua del Jirillo politico che 11,·e,·arappresentalo il sogno dei loro 1u1dri per SttOJi, Ma nel 11101m'!nlo steuo in cui iS,5,lronol:i loro handiera ~u 11uella for1ezza. una nuova lu~ ha risd1iara10 il loro allo. Comprrsero - almeno una pule di eui - che una ,·olla fH-etoil potere, il loro inleruse borghe5e non e pii, lo 111euo di quello 1,01,olare; che lo 1,01enza e la 1>rosperitii della <'la115e borghbe. la claue liti proprietari. non può e..~crc fondato se non sulla miseria, 111ll'ineguaglianu 1,oli1iu e sociale. sulla ~<'hinilì1 del prolclariato • 1 •. In effetti, se il proletarialo giunge realmente nel essere la classe <lo– minnntc - per eomc insegnano i marxisti -, cioè unn classe che governa, c·hc sfrulta, che so1>1>rimc il diritto degli nitri, che meltc nella sd1iavitì1 e nella disugluaglianza le altre classi ed ei;pressioni sociali, servendosi 1rnr qucslo scopo e come slrumento del pro1>rio potere, dello Stato proletario, ilei partito 1uoletario, della di1tatura proletaria ... assislercmmo allora ad ima ripetiziome di quella dolorosa storiu, fors'anchf' ad una riedizione pii1 penosa. E bisognerì1 allora organizzarsi cli nuo,•0 1 lotture di nuovo 1·0111ro quc!lta nuova classr privilegiata, Cf'rcarc una nuova rivoluzione ... e la :,,11oriaricomi1H•crcbbc, r,wnza s1wrunzi• t·hc ques1i cambiamenti di tiranni un giorno avrà fine. Per evitare <1uesia si1uazionc, il llrolc1arh110 no11 deve trasformarsi in classe privil1•giata, non deve cncur,· la pro1,ria din:1turn, ini,;taurare il i.110 Stato ed il suo llotcre. A1lpuuto 1>er <1uesto, il 1,roletaria10 dr-ve abbandonare le posizioni nrnrxisle, ,,oichè i marxisti cercano di uddormcntarlo con promesse e mi– s1ifii·azioni, 111er<·a111eggia11do la !lua partecipazione cd i ~uoi sacrifici nclln lolla, foccndogli balenare davanti ugli occhi le JlOhrone elci signori, i posli di dirigenti ... cd il baslone del gcn·darme; e, soprattutto, sfru11ando i scn– timcnti e gli istinti pii, meschini e pii1 volgari al posto di dargli le pro– spettive urn:mc e rralcrne, egualitarie, imbevute di libcr1ì1, di compren– "ionc e di giuslizia. IU rcallà i marxisti sono coscicn1i e sanno ciò clu– fanno: utilizzando il prolctarinto e, in geuere, l'ingiuslh:in sociule attuale, essi 1>reparano il ,,roprio 1>01crc, la pro1>ria elevazione in classe diri– genle in uno Staio nel <1ualc il partito comunis1a terri1 il ruolo di prilive– gia10, di Jit1atorf', Ji capitalis1a, cli schiavista, tli feudale contro lutto il popolo, com1>reso e, forse prima di 1u11i, contro il prolMariato. lnvc<·e di abolire l'ineguaglianza, il prolelariato continuerà ad essere salariato, ~rru11a10, questa ,oltn non dal capitalismo 1>rivnto, ma dal ca1,i1alismo sia• 111le con i suoi dircllori di fabbri<·a, c·on i jj;UOÌ 11iuni di produzione impoi-lla, i suoi funzionari, i suoi poliziotti ..... L'nnarchi1m10 com1mista f' so<·ialii-lla, con lf' sue idee libertarie, con i ilUOi principi (' mrtodi r1•dcralii1ti, ,·on lu iltla 101111 di ,·lasse (non poter(• di claY:e), le sue au1ogci-1ioni 1·,·011n111if'hr é' !loc·i:di 111110,•1•11lii1i dalla b11!1f•, u 0{Hre, Voi. IV, p11g.84. etl. ru~H. 464
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