Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962
prolelariato. E che un G...-orse Oimilro,·. operaio tipografo, è 1Kirvcnulo ad occ::11p:11c il supremo incarico nel movimento mondiale rh·oh11-ionorio e J)rolelario • •. Le cose non souo arrivate ad el!scrc <1uelle che Pavlov presenta. 1 nomi cd i vessilli degli 1< OmfomiJ.·.~ >> (luvorotori d'urlo) servono innanzi 111110 a meglio s(rut1arc il proletariato. Si conoscono bene le 1,retese cd i caratteri d'un Marx e d'un Engcls che 110n acceltarono allri 1c creatori n al <li fuori di essi i!tessi. Bchcl ha realmente p:iocato un ruolo, ma soltanlo come propagandista cd organizzatore, anche quando fu deputato. Infiul', il fastigio di Oimitrov è dovuto innanzitutto alla sua capacità di arrancare servilmente di Crontc a Stalin e di i,;chiacciarc degli innocenti, all'occor– renza Van Ocr Luhe; alla sua capacità di tacere e di divinare il (< pcn– i-icro geuialc » del maestro. Ma, per 6,nirla con le interpretazioni {alsamcntc scientifiche dcll'ucea– dcmico, diau10 In conclusione di tutte le (< sue delucidazioni»: • Oo1l0 qunnto detto, si cor>1prende chiaromentc il pensiero proforula111e11tc geniale di Marx s.:eo111lo li quale il prolelariato è la l!Ola dnsse ne.Ila storin umana che, 1>ur essendo e.Mio~tessa 111111 classe, tende n so1,primere tutte le classi e prepara pcrta1110 la propria liquid1u:ione come classe. Ogni rla.ssc :Jino ml oggi, allord1è lottò rontro le clas:ii reazionarie (lominanti. lottò nello ~lesso lem1l0 oggellh•amcnlc e sog• gellivamente in fa,•ore della propria e;;cmonia e per una pìÌI lunga durala di (111csta stcs.,a egemonia. Soltauto il prolet;1rì1110 1111;u11lo lolla 1j.(:r b prupria liberazione. lolla e lcndc, oggeui,•amenle e soggc1tivamente, ,·crso l'aholizio!lt' di og11i s.fmtt,uucnto ,lcll'uomo ~ulruorno. Sohan10 il prolctoriato, lollaiulo per la propria lil,cr1à. lolla nel <.-011tc1111)0 per tulli gli esseri umani: tende ,•erso il l!Oio po!Ne possil1ilc, (111ellodelruo1110 imlla nalura, 111uoven1lo tla nC(.-cssiti. sociali In ;1hri termini, il prolc111rifltO tc,ule ,·cr-50 una società et! una scienza che, pe1 la prima volta nella ~loria, !11;1011110 scmplice- 111enteumane, interan1c11tc e ,·er:imc111e u111:ine,, 1 • Malgrado tullu la baldanza di <1ueste affermazioni, T. Pavlov non s1,iega ,·01111~ e perchè il prole1arinto è non sohanto la clat>SC pii, ri,•oluzionarin, ma nello stci-;so tempo la piì1 umanilaria e pcrcl1è il J)rolctariato non vuole soltanlo la 1nopria liberazione ma la liberazione dell'umanità inlcra; così come non spiega in che modo il potere prolclario che si appoggerà alla classe proletaria, pili 1>rccisamcn1c alla domina~ionc di questa classe (o piullosto al partito comunista che proclama l'idr·111ifìeazionc esclusiva con <1uesta classe) sulle altre classi, non sol1anto cvitcr:"1 l'impiego dd ,,otcrc e dell'egemonia, ma lavorerà al contrario llcr l'abolizione della propri., <'lasse in tanto che classe. Queste questioni non molestano .:1fTa110 T. Pavlo,•. Egli affermu arbitrariamente t·d in 111t111ina astraila una coneczio,w; prende poi questa concezione come V('riti1 scicn1ifica; cd infiue, partendo ' Ibidem, 1iag. 573. 1 lbiclem, pagg. 579-580. 456
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