Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962
Da parecchio tempo lo Stato Maggiore di Largo_ Caballero progettava la rottura del fronte nemico dell'Estremadura. I consiglieri russi fecero fallire il progetto e decisero l'offensiva su Brunete. L'operazione su Sara– gozza non era meno assurda. Probabilmente fu scelto questo punto per bilanciare la forza delle milizie anarchiche, accusate di inellitudine volon– taria, e per fiaccare la loro influenza sulle retrovie aragonesi. Il pretesto dell'operazione facilitò Jc due cose: il passaggio sul fronte aragonese di abbondanti forze comuniste e la distruzione delle collettività rivoluzio– narie. Che i comunisti fossero al corrente della conclusione delle opera– zioni militari è dimostrato dall'articolo apparso su Fronte Rojo e che abbiamo citato: « Molto presto il fronte dell'Est emulerà il fronte del Centro e questo non sarà una piccola vittoria per il governo». Giocano a fovore della manovra politica le manifestazioni della stam- · pa comunista quando proclamava che la vittoriosa avanzata a sud dello Ebro si doveva allo scioglimento del Consejo de Aragon cd al trasCeri– mento al fronte degli arsenali clandestini trovati nelle retrovie. La verità è che, per la prima voha, i miliziani libertari avevano ricevuto l'arma– mento e l'appoggio tattico chiesti tante \'ohe inutilmente sin dai primi giorni della guerra. E tanto avevano saputo usare di questi elementi bellici che, menlrc gran parte dell'U• Divisione si limitava ad esercitare funzioni di polizia al servizio del governatore Mantecòn, la 25• Divisione e la 153• Brigata attaccavano frontalmente e conquistavano Belchite. Lister si incaricò di non dare onori e meriti alle formazioni liber– tarie, attribuendo ai propri subordinati tutti i meriti della riuscita delle operazioni. Nel momento culminante delle operazioni, Lister inviò un telegramma al generale Miaja che fu pubblicato da tutta la stampa: « Nel momento storico in cui il nostro glorioso esercito avanza sul– l'Aragona, contrastando la brutale offensiva dell'invasore nel Nord, invio un saluto affettuoso a nome di tutti i combattenti dell'll• Divisione che ha impegnato nella lotta lo stesso ardore e lo stesso entusiasmo dimo– strati sul fronte di Madrid ». La C.N.T. aragonese fu autorizzata a tenere un Pieno Regional de Sinclicutos dal 6 all'll settembre. Si tenne a Caspe all'ombra delle baio– nette dell'll• Divisione. Fu approvata una mozione che reclamava la liberazione degli arrestati non sottoposti a processo; la definizione rapida dei processi pendenti; la fine delle persecuzioni; la riapertura delle sedi sindacali; lacilita:r.ioni per la riorganizzazione delle collettività e dei Consejos llluriicipales. Al Pieno parteciparono 200 delegati in maggioranza coJlettivisti. Si trattava, praticamente, di un pieno di collettività, come è dimostrato dalla seguente risoluzione: « Considerando che la nostra vita di relazioni, tanto nell'ordine liÌD• dacale quanto in quello economico, deve tendere alla semplificazione, riteniamo opportuno che, in seno al Comitato Regionale della C.N.T., funzioni una commissione ( ... ) di relazioni collettiviste, che abbia le identiche funzioni dell'attuale Comitato Regionale delle Collettività ». 426
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