Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962

che (25•, 26~ e 28•) ricevettero l'intimazione, dai comitati superiori della C.N.T. - F.A.I., di non abbandonare il fronte. I nuo\'i vandali assaltarono anche le sedi delle organizzazioni libertarie. La tattica dei comunisti è sempre stata quella di unire la diffamazione all'uttaceo traditore. Frente Rojo ', organo comunista di Valencia, il 12 agosto inneggiava alla repressione con un linguaggio condito con la salsa delle basse calunnie: « ... reggeva le sorti della leale Aragona uno di questi governueoli in– controllati... Il malessere della popolazione antifascista mise in evidenza la sua bassezza nell'ultima riunione del Fronte Popolare Aragonese. I rappre– sentanti del popolo trovarono il regno del caos e la sommessa protesta delle masse popolari ... I contadini aragonesi, il popolo di questa regione leale, hanno respirato aria pura quasi come se uscissero dal carcere, e sono più sereni liberati da un tremendo incubo ... Vi è un sistema ben chiaro e molto triste che distingue ( ... ) il disciolto Consejo de Àragon: la condotta del suo presidente, ora processato per contrabbando di oro ... ». Prova di <(nesta infame calunnia è che Joaquin Ascaso, detenuto con gli altri consigli.eri anarchici, fu posto in libertà dopo circa un mese perchè l'accusa non poteva essere mantenuta per mancanza assoluta di elementi. Le forze militari comuniste invasero le retrovie aragonesi in veste di conquislatori. Irmppero in una sede della C.N.T. a Caspe ed impicca– rono un busto di Durruti tra risa ed esclamazioni oscene. Il giornale N1tova Aragona, organo uHìcia1e del Consiglio, fu soppresso. In sua vece usci El Dia 4 un periodico comunista. Invadendo Alcaiiiz, arrestarono i componenti del Comité Regional della C.N.1'. Per vari giorni non si riuscì a sapere nulla di loro. Il Comitato Nazionale amfederalc intervenne energicamente presso il go"emo e, grazie alla sua mediazione, ottenne che le minacciate esecuzioni. non avessero luogo, Tra i prigionieri del Comité Regi-Onal vi erano anche elementi scap– pati dalla zona fascista sin dai primi mesi di guerra. I giudici militari ( comunisti) insistettero molto nell'accusarli di tenere contatti con il nemico. Ma, per la rnanifosta infondatezza della accusa, non vi fu altro mezzo che quello di rilasciarli. Sotto il regime di occupazione militare, i Consigli Municipali furono sciolti e sostituiti dai Comitati di Gestione, come ai tempi del triste biennio dopo la rivoluzione dell'ottobre 1934. I nuovi consiglieri erano comunisti o loro compagni di viaggio. I consiglieri della C.N.T. erano stati arrestati, i loro domicili per– quisiti e le case saccheggiate anche degli effetti personali; dai locali della C.N.T. furono asportate 1a macchina da scrivere e tutte le carte dell'archivio. 3 Fronte Rosso. 4 li Giorno. 423

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