Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962

di aver spento il fooco anftl'chico nella Catalogna. Così si proposero di domare il fuoco libertario dcli' Aragona. Il 19 luglio 1937, nel suo discorso commemorativo, il presidente del– l'Aragona abbondò in tristi presagi. Quel discorso poteva esse.re parago– nato ad una specie di canto del cigno: « ••. sarebbe disdicevole che vi fosse chi pretendesse giocare con esso ( Con$iglio di Aragona), perchè sarebbe obbligato a mostrare unghie di fcrro e denti di acciaio ... ». Il presidente fece il bilancio delJe realizzazioni di un anno di gestio– ne: erano state soppresse le speculazioni e l'usura; erano state costruite molte strade mereè l'aiuto disinteressato dei miliziani; erano state ~appron• tate nuove linee telefoniche; erano state varate linee di trasporto e di .,.iaggio; si cominciò a porre in pratica la costnu:ione di un tronco di ferrovia il cui piano era rimasto dimenticato per sedici anni; i municipi i avevano assunto le loro vere funzioni di sovranità; le collettività arago– nesi erano, considerando la propria efficienza, la meraviglia della rivoluzione. « E ora - disse - di segnalare i difetti, gli errori, e di rettificare i piani sbagliati. Combattere a mezzo della stampa e nelle piazze allo scopo di a!lirare gli adepti scontenti e mostrare il contenuto morale e la fennezza ideologica di chi realizza tali cose ~- L'oratore segnalò, nel suo discorso, il patto firmato dai rappresentanti di tulle le forze politiche e sindacali aragonesi. Del quale patto una clan• sola diceva: « Il Consiglio farà ris1>cttare la volontà dei contadini di lavorare la lerra individualmente o eol.lettivamente, al fine di evitare lo scontento che può essere generato per le rapide trasformazioni dei primi momenti. Ma il Co11sejo de Araion, quantunque sia difensore della piccola proprietà, dovrà rispettare gli accordi esistenti tra i due sindacati (U. G. T. e C.N.T.); onde evitare che si possa tornare al deprecabile sistema vigente anteriormente al 19 luglio». · Un'altra clausola del patto si riferiva all'ordine pubblico nelle retrovie e allo sforzo della colJaborazione in guerra: "Il Consiglio di Aragv11a, che è sempre un entusiasta collaboratore del goYcrno legillimo della Repubblica, intensificherà la produzione nelle retrovie, mobiliterà lutte le forze della regione per il maggiore sviluppo della guerra, ( ravvi,•erà) lo spirito antifascista delle masse ( ... ), incre– menterà un'inteusa epurazione neHc zone liberate, imponendo un ordir1e implacabili:! e perseguendo i fascisti imboscati, gli sconfitti, gli epecu– latQri ... ». Il primo agosto si riunì a Barbastro il cosidetto Fronte Popolare cli Aragona, formato dal Partito Comunista, dalla U.C.T. e dalla Sinistra Repubblicana già aggiogate al carro sovietico. I partecipanti si trovarono d'accordo che « la politica del Consejo de Aragon era equivoca e contraria agli interessi ecooomici della regione ». Decisero di proporre al governo la nomina di uo governatore federale che « eserciterà la vera autorità ». 421

RkJQdWJsaXNoZXIy