Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962
nalilà di J\1ussoliui ebbe senza dubbio gravi difetti, ma non gli manco iu certi momenti un animo grande ». Perle apologetiche? • Anticoncezionali persuore in pericolo• È questo il curioso e rivoluzionario titolo apparso su un numero del dicembre u.s. del giornale americano New York llerald 1'ribime. L'an– nuncio, ovviamente, fece subito e dovunque scalpore: cosa era mai acca– duto? La campagna condotta dai. movimenti per la pianificazione delle nascite aveva folto breccia nelle mura vaticane? Si trattava di un atto di liberalizzazione in vista del Concilio Ecumenico Vaticano Il? Le molteplici e diverse illazioni cessarono ben presto allorchè si scoprì che Barrctt Mc Guru, corrispondente da Roma del quotidiano newyorkesc, aveva pubblicato quel servi:do dopo :1ver le110 il numero novembre-dicembre 1961 della Rivista « Studi Cattolici», edita a Roma dall'Ares. In esso, ve– niva riportalo un dibattilo sul seguente tema: « Nell'imminenza di moti rivoluzionari con conseguenti violazioni della libertà personale, una donna nubile (specie se consacrata a Dio) che tema di essere violata con pericolo di gravidanza non voluta, può premunirsi dalle even1trnli conseguenze pren. dendo, per esempio, pillole di tipo specifico che im1>ediscono la possibilità di O\'ulazionc e quindi la fecondazione? ». L'organo cattolico ha interrogato su tale prnblcma tre illustri teologi pratici: mons. Pietro Palazzi.ni, Segretario della Sacra Congregazione del Concilio, Padre Francesco Hur1h S.J., prolessore nella Pontificia Università Gregoriana, e mons. Ferdinando Lamhrnschini, professore di Teologia Mo– rale nella Pontificia Università Lateranense. Tuui e tre gli studiosi hanno risposto nffcrmativamenle al delicato interrogativo loro rivolto, enunciando i motivi che, in casi di accertuta ne• cessi.tà e nell'imminenza del pericolo, rendono lecito l'uso di qualunque metodo o prodotto che « respinga l'aggressione e contrattacchi i gameti germinativi dell'invasore>). Ha detto mons. Lambruschini: « La sterilizza– zione che tende a perseguire il piacere venereo senza assumere le even– tuali conseguenze di prole, non può essere consentita neppure se i coniugi o le parti che convengono per mutuo accordo, abbiano delle fondate ragioni di evitare la prole>) e ciò, ha spiegalo il moralista cattolico, per un motivo definilo « assai semplice»: perchè hanno a disposizione« un mezzo piì1 ra– dicale per non generare, quello dell'astensione dall'amplesso. Ora, è pro• prio <1ucsta condizione che. mancando nel caso nostro, rende non illecita la sterilizzazione temporanea per salvaguardare l'essenza della vocazione e della consacrazione a Dio ». A sua volta, il gesuita Hurth ha sostenuto la liceità sotto il profilo della legittima difesa, rilevando come « un agricoltore può sistemare a difesa 416
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