Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962
c1nallerizzate dalla coerenza e dalla buona fede. Pacta swtt servanda, afferma il 1< diritto internazionale >>; ma non c'è nulla cli pili falso di questo enunciato, dal momcnlo in cui è storicamente vero che le relazioni fra gli Stad sono fondale eselusivamcutf' dall'interesse. E l'in1eresse delle potenze 1( democratiche » oceiden1ali vietava che esse realizzassero nei confronti della Spagna I.i politica raccomandata dall'Assemblea dell'ONU nel dicembre 1946. Ripresero perciò le manifostnzioni amichevoli verso il regime falangista; il quale da parte sua, in seguilo alla legge sulla restaurazione monarchica, contribuiva ad un ulteriore avvicinamento, anche 1uedian1e l'azione di rottura che con <1uella legge del 1947 riusciva acl operal'e nel paese Crn i gru1>pi cli op1>ositori, riguadagnando al regime parte di coloro che, pur avendo partecipato al « Mo, 1 imc1110 )1, erano rimasti poi delusi per la mancata restaurazione. AJl'estero, particolarmente interessati al cambiamento formale che In legge dclerrniuava e aJJa tolleranza che il Caudillo cominciava a mo– strare verso quei gruppi politici, che si dicevano favorevoli alla prospet– tata soluzione pacifica del problema della restaurazione, furono gli S1ati Uniti d'America. che gli interessi logislici, accentuali in seguito agli avve– nimenti di Corea, portavano ad una prima intesa con Franco nel 1951, perfezionata poi nel settembre 1953 da tre accordi di mutua difesa e di aiuto economico, preceduti dall'ingresso della Spagna nell'UNESCO (dicem– bre 1952) e dalla firma del Concordato con il Vaticano (agosto 1953). La cessazione del razionamento annonario del 1951 e la conseguente liquidazione del mercato nero, il ribasso dei generi alimentari e l'aumento dei salari in taluni scllori dell'industria furono. per <1ualche anno, gli effetti benefici dell'aiuto dato dagli Stati Unili d'America - presto imi– tati dalle democrazie euro1>cc - al regime falangista; che riprendeva respiro economicamente e 1>oli1icnmente. Contribuiva a <1uesto nuovo corso, apertosi con la rottura dell'isolamenlo diplomatico della S1>agna e carat– terizzato dal suo ingresso nell'ONU nel 1955, uno straordinario aITTusso di turisli e l'inizio di una emigrazione notevole di operai dell'industria, che il mercato interno non poteva assorbire e che con le loro rimesse di valuta pregiata contribuivano all'aumento del reddito nazionale. Scnonchè la siluazionc aveva 1mrc il suo rovescio. Volendo consoli– dare ed estendere quelle relazioni diplomalichc che avevano rafforzato il suo traballanlc potere, Franco non poteva continuare con la politica eco– nomica del 1939, che aveva da una parte ristabilito l'equilibrio della bilancia, acuendo dall'altra l'isolamento economico de11a nazione. Rico– noscendo le esigenze di r.nercnto delle dcmocrn;de occidentali, Franco d'oveva pure offrire ad esse qualche vantaggio: doveva smetterla con la slraordi• naria ]imitazione delle im1>ortazioni. E (u ciò che fece, già dal 1952 1 provocando nuovamente uno squilibrio di 393 milioni di pesetas oro"· E perciò, nonostante gli aiuti americani, la protezione che il regime assi– curava ai settori pili deboli dell'industria e il sensibile aumento delle 12 Cfr. Anuorio cii .• p. 311. 395
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