Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

« Abbiamo ripartite le responsabilità iu nuovi organismi, creati dagli im– perativi della convulsione rivoluzionaria ... ». Con la circolare n. 3 il Comitato Peninsulare si giustifica dell'inter– vento negli organismi ufficiali, attribuendo la sua attività a « imperafo,j dettati dalle circostanze ( ...) per non aver potuto realizzare le nostre aspi– razioni ideali in forma rapida e completa, e per potere accettare la col• laborazionc con altri settori (per ,,incere la guerra) ... per contribuire per la durata della guerra stessa al mantenimento ( ...) della collaborazione dei partiti politici e per fronteggiare lo Stato nemico del popolo, siamo stati partigiani dell'intervento negli organismi di tipo ufficiale ... )l. Continua affermando che la F.A.l. si rassegna a vedere sparire la funzione rivoluzionaria che ha sempre concesso al sindacato e trnsferire questa stessa funzione « agli organismi popolari che siamo stati obbligati a caldeggiare ( ...) e che abbiamo contribuito a costituire e nei qunli siamo intervenuti come parte integrante del blocco antifascista ». Si tenga presente che a quella data la C.N.T. e la F.A.I. ( quest'ultima per interposta persona) intervenivano nel governo della Generalidad e si apprestava a far parte di quello centrale. lu altra parte della stessa circolare è detto che la F.A.l. deve occupare il vuoto lasciato dai sindacati a causa delle circostanze dominanti: « I sindacati, convertiti in organismi ibridi dal punto di vista pratico, per le circostanze che segnaliamo, non possono imprimere alle proprie attività ahro che la funzione professionale loro assegnata. Pertanto è ne– cessario che esista il motore capace di produrre la quantità di energia necessaria per farli muovere in quella direzione ... Il motore cui ci rife– riamo, non può essere altro che l'organizzazione specifica ( F.A.I.) ». Per giungere a capo di' tale missione la F.A.I. affermava di necessitare del rinnovamento della propria vecchia slruttu1a, ampliare la base, atlirare un maggior numero di militanti: « Dobbiamo guadagnare ( alle nostre aui,•ità) <1ueicompagni che vivono nelranonimato ... L'organizzazione sindacale (C.N.T.) potrà essere la mi– niera che fornirà il nuovo materiale di militanti ... 11. Possiamo fare diverse constatazioni. In 1>rimo luogo sembra che non fu volontariamente che la F.A.I. fece « un solo fronte cd univa le proprie iniziali a que1le deJla C.N.T. », ma ,,i era stata trascinata dagli avvenimenti della rivoluzione. La supremazia del Comitato Nazionale della C.N.T. su quello Penin,ulare della F.A.1. si spiego con )a spropor.tione delle rispet– tive masse di manovra e con il fatto che tutti i militanti della F.A.l. lo erano anche della C.N.T., mentre solo una mitioranza di aderenti all'orga– nizzazione sindacale era anche affiliata alla F.A.I. In termini più rudi possiamo dire che la F.A.I. vegetava sulla C.N.T., e che cosciente di tale stato di vassaHaggio cercava di invertire i termini. A ciò si allude quando si parla di "ampliare la base". Allargare la. base significa nutrire le file deJJa F.A.I. con materiale fornito da Il.a " mi.niera confederale". Quasi che l'anarchico non sorgesse per germinazione spontanea e vi fosse altra ma– niera per fabbricarlo. 358

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