Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

lavorare iu seno alle sezioni, federazioni, commissioni, comitati., consigli, periodici, congressi e conEerenze onde oltenern gli accordi desiderati. Dopo bastò insinuare una calunnia in danno di un individuo od una entità e servirsene per generare l'ostilità necessaria a conseguire l'obiettivo desi• derato »•. Fin dai primi giorni della rivoluzione di luglio, la C.N.T. e la F.A,1. app~rvero strettamente vincolate tanto che le due sigle potevano formare un solo anagramma: C.N.T.-F.A.l. Nella Catalogna, per esempio, i veicoli che circolavano senza tale contrassegno venivano µresi di mira dal (uoco delle barricate. Il Quartier Generale libertario barcellonese era la Ca$a C.N.T.-F.A.1. In essa si trovavano installati gli Uffici di Informazioni e Propaganda C.N.T.-F.A.l.; la Emisora C.N.T.-F.A.I.:; la Scuola dei Mili– tanti C.N.T.-F.A.I.; inoltre vi si stampa,•a in varie lingue il Bollettino C.N.T.-F.A.l. Il presidente della Ge11eralidad, Luis Companys, dopo la resa della fortezza di Atarazanas, convocò i rappresentanti della C.N.T.-F.A.l. per trattare l'ordinamento politico della Catalogna. Le due organizzazioni de– cisero di collaborare nei vari settori e, cioè, riuunciarono di comune accordo alla rivoluzione totalitaria. Al primo meeting pubblico, tenuto il 10 agosto, presero parte oratori sia della C.N.T. che della F.A.I. La F.A.I., a fianco della C.N.T., incominciò a (ar J)arte dei vari. organismi che si andavano formando: consigli di economia ;tribunali popolari; consigli municipali; comitati delle milizie; ecc. La C.N.T. e la F.A.I. firmarono il primo patto, in .Catalogna, con l'U.G.T. cd il P.S.U.C. comunista. E, quantunque non lo fosse ufficialmente, la F.A.I. era rappresentata nel governo centrale e in quello autonomo da Federica Moutscny ( membro del Comitato Penin• sulare) e da Antonio Garcia Birlan. La F.A.T. e la ]uve,itudes Libertarfos parteciparono al Con.sigli.oRegionale. e/elle Asi.urie formato alPinizio della sollevazione militare, in ffuella regione. L'alleanza fra la C.N.T. e la F.A.l. non era mai stata tanlo completa. Il 12 di settembre ebbe luogo a Barcellona un incontro, su base regionale, tra le {ederazioni sindacali e quelle libertarie. L'8 ottobre i sindacati della C.N.T. ed i gruppi della F.A.I. si riunirono iu congresso per discutere su argomenti pedagogici e culturali. La F.A.I. non prese parte al Consiglio di Difesa di Madrid, contro la propria volonti1, ma partecipò al Co,uiglio Municipale madrileno istituito con un decreto legge dopo lo scioglimento del primo. Un Pieno Nacional de Regio,wles della C.N.T., con l'inlervcnto del Com,it.lllo Pe11hl$ulare della F.A.I., tenuto dopo In caduta del governo di Largo Caballero, prese le segucnli decisioni: « 1 · Le Federazioni Regionali hanno la piena libertà di costituire, o meno, i Comit(l/i di. Coordi,wmerrto proposti dalla Catalogna, formali 356 11 Anselmo Lorenzo: • El Prolelariado i\tililante i, TI tomo pag. 291. i Ln stazione r11ilio emittente della C.N.T.-F.A.I.

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