Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962
palazzi o conventi. li regime di tortura che vi si prnLicava era il classico procedimento brutale: bastonature con randelli di gomma seguite da docce molto fredde, false fucilazioni e altri tormenti dolorosi e sangui– narii.. I consiglieri russi modernizzarono la vecchia tecnica. Le nuove celle crono pii, piccole, dipinte a colori vivi e pavimentate con i resti di mattoni vistosi. I detenuti dovevano restare in piedi continuamente, sotto la luce abbagliante di uu riflettore rosso o verd'c. Altre celle erano .strette nicchie in declivio. In altre regnava un'oscurità assoluta e si sen– tivano dei suoni metallici che facevano rintronare il cervello. Gli interrogatori avevano luogo in saloni decorati artisticamente. Gli .sbirri rivolgevano le domande con fretta o con calma, col sorriso, con autorità o con sarcasmo, alternativamente durante la stessa seduta secondo l'effetto desiderato. Contrasti tanto studiati sfibravano moralmenle e ma– terialmente la vittima. I recalcitranti venivano chiusi nella cella frigori– fera o nella cassa <lei rwnori, o sed'uti sulla sedia elettrica. La prima era una cella di due metri d'altezza a forma circolare. Il prigiouiero veniva sommerso in acquo geluta 1>erore ed ore, fìno a che si dichiarava disposto a sottoscrivere quanto gli si ehicdeva. La cassa dei rumori ern una specie d'armadio, deutl'O il quale si sentivano assorda111i nunori di campane. La sedia elettrica variava da quelle in uso nell'America elci Nord solo 1>er il fatto che, attraversata da una <-orrente uu po' piì1 debole, non uccideva fisicamente. Questi supplizi non hanno malia di originale, una volta conosciuti quelli della Gestapo tedesca e della N.J.V.D. dell'U.R.S.S. e quelli usati dal generale Franco in tutti i tempi. .Ma, bisogna ammcucrlo, allora rappresentavano mm no,,itit poco corrente nella 1ecnica della re– pressione poliziesca. Per terminare con il penoso e ,•ergognoso argomento, diremo che il S.I.M. a,•eva anche dei campi di concentramento. Anzi diremo che i campi di lavoro creati da Garcia Oliver, il Ministro anarchico della Giu– stizia, per la redenzione dei prigionieri fascisti e comuni (allora non era prevista altra specie di prigionieri) caddero fatalmente in potere del S.J.M .. In questi campi il regime penitenziario era dei pili brutali. Viuo scarso e deficiente. Lavoro, più che forzato, annientatore. Gli interessati non potevano ricevere visite <lall'esterno. Contro le possibile evasioni di quelle avvenute in precedenza ed in di1>cndenza, i prigionieri erano raggruppati in numero di cinque. Se uno fuggiva la responsabilità ricadeva sugli altri <1uattro. La pena era la fucilazione. In tal modo il prigioniero era il migliore guardiano elci proprio compagno di svenlura. Tali rappre– saglie erano apJ>licate a tutti i prigionieri senza distinzioni 1>0litiche. Lo stesso 1rattamen10 usato ai fascisti era destinato a quelli del P.O.U.M. o della C.N.T. Fascisti cd antifascisti ~i trovavano confusi negli stessi ·ca)npi. Per il S.l.•M. lutti i prigioni("l'Ì erano fascisti. (continua). JosÈ: PEIRATS 315
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