Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962
atraniere, E fu proprio il Ministro della Gius1izia, lrujo, che dette la notizia ufficiale del processo dei dirigenti del P.O.U.M. unitamente al aruppo dei falangisti. li 28 giugno 1937 il Comitato Nazionale della C.N.T., in un esteso documelllo diretto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Parlamento, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Giustizia e dell'Interno, ai Comitatj Centrali dei partiti e delle orga• nizzazioni, disse, tra l'altro: a: U decreto del Ministero della Giustizia, stabilendo i Tribunali Speciali a porte chiuse (...) e con un terribile apparato (... ) sembra concedere pili del necessario ai propositi dell'eliminazione del partito chiamato di unificazione 11iarxista, sentiti e posti in pratica dal Partito Comunista in Spagna e in Russia. Stimiamo che ciò non può essere consentito dall'opinione libera spagnola. Che ncll'U.R.S.S. risolvo.no i problemi come possono e come le circostanze cousigliano. Non è possi. bile trapiantare in Spagna la stessa lotta, persegue.udo a sangue a fuoco (•••) w1 partito di opposizione o settore dissidente da una ideologia o da una politica ». Il 21 luglio in un discorso pronunciato da Federica Montscny a Barcellona, furono lanciate le seguenti accuse: « Dicono che i cadaveri di Nin e degli altri due compagni siano stati rinvenuti a Madrid. Ln notizia non è stata con.fermata, però fino a quando il governo non la sment.isce, dicendoci dove si trova Nin, la riterremo per certa. Non si può impunemente, passando al di sopra della volontà e, della dignità di uu popolo, prendere un gruppo di uomini, accusarli di tutto ciò che non è dimostrabile, tenerli in un luogo parti– colare (... ) ucciderli nella notte( ... La C.N.T. e la F.A.I. banno il diritto di porre al popolo spagnolo questo dilemma: La Spagna l,a dinw• strato di saper morire per la libertà. Nè Roma; Nè Berlino; Nè Mosca! ». Fino al 4 agosto non vi furono spiegazioni ufficiali alla scomparsa di Nin. Il Ministro della Giustizia si limitavn n dichiarare che iu era stato detenuto insieme con altri dirigenti del P.O.U.M. i <1110.li s i trovava.no a disposizione del Tribunale dcli-O Spionaggio e ,le/I.o Alt.o Tradime ,i.to. Nin era scamparso dal luogo ove era stato rinchiuso « essendo risuhato sino ad oggi infruttuose le indagini della polizia per riscattare il detenuto e la sua guardia ». Gli agenti sovietici avevano sequestrato Nin per strappargli una confessione comprom.cttentc circa il pr'a110 trovalo agli agenti falangisti. Erano esperti nella tecnica del fiaccare la volontà. Orlov, incaricato dell'operazione, iniziò il procedimento definito $Ceco nel gergo della polizia sovietica. Si trattava di annientare le energie mentali del detenuto. Nin resistette eroicamente alla terribile prova. Gli ioquisitori deci. sero, allora di cambiare tnttica. Iniziò il tormento fisico ma Nin resistette sino alla fine, ma supcrnta la 1>rova ne uscì come uno straccio .,angui– n.olento. I torturatori dovettero dichiararsi impotenti e non potendo farlo parlare non potevano trascinarlo dinanzi ai giudici ordinarii. Lo stato pietoso in cui si trovava il prigioniero avrebbe rivelato tutta sulle torture 312
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