Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962
a commcllere crimini tanto rafftmui com" quelli avcnu1i dopo il l:i mag– gio 1937, cioè da quando il governo riuscì ad' c.s5cre 1xidronc del potere. A partire cla tale data si commisero i crimini più orrendi della nostra storia politica. Le segrete della G.P.U. si moltiplicarono come tanti iu– Jemi di Dante. li solo assassinio di Andres Nin, per le vergognose circostanze in cui si verificò, era sufficiente per motivare le immediate dimissioni del cattolico Ministro di Giustizia. E, logicamente, il signor ln1jo non si dimise. Si dimise dopo un anno. E se lo fece non fu per scrupoli umanitarii, nè per scrupoli religiosi ma per divergenze di natura politica con i suoi colleghi di governo. Vediamo come la giusti:ia e la difesa, dei citladt'ni fu affidata a lrujo. Rilece la riforma dei Tribunali PoJ)olari, eliminando tutte le influenze rivoluzionarie e, come conseguenza logica, le carceri si riempirono di prigionieri antifascisti. Il Ministro di Giustizia dette ordine di dissot- 1errare i cadaveri degli uccisi durante le giornate rivoluzionarie del luglio e dell'agosto 1936, e le autorilà comuniste si dedicarono ad orga. nizzare macabre sfilate di donne in gramaglie, le vedove di chi era stato vittima delle proprie idee reazionarie; della passione rivoluzionaria e dell'errore. Gli organizzatori di tali festini macabri t1i distinsero in quelle orgie i,te011,trollate. Il 2 luglio si tenne a Tarragona il Consiglio di Guerra coulro i so– pravvissuti ai 1nassacri commessi dai comunisti nella stessa città in occa– sione dei fatti di maggio. A maggio, 36 militanti dell C. '.T. erano stati assassinati a l:larrngoua dai comunisti del P.S.U.C .. Ma davanti al Consiglio di Guerra non erano slati convocati gli assassini, ma i compagni degli assassinati, che, a stento, erano scampati alln morte. l processati erano imputati di crimini rivolu:ionari. Quale paradosso! Il contrasto era tanto evidente che gli accusati non potettero essere condannati. Uno dei migliori avvocati del foro spagnolo, cli tutti i tempi, Eduardo Bar– richero, convertì iu polvere i capziosi argomenti dell'accusa. La repressione dentro il P.O.U.M., che non voli<' conscn1irc Cabal– lero, fu autorizzata eia Ncgrin che portò i prigionieri d'avanti al Tribu– ,u,lc dello pionaggio e dcli' Alto Tr«<limento fondato per f!iudicare i detenuti fascisti. Per giustificare E!li arresti, gli esperti delln C.P.U. &ovietica, misero in moto un'infame macchinazione. Nelle mani delln poJizia spagnola figurava un piano militare di Madrid della Quinta Colo1111a. Nel retro del piano vi ero. ap1>osto uno scritto dedicato a Franco ed attribuito a iu. L'ordine di detenzione contro i militanti del P..OU.M. partì dal Comitato Centrale del Partito Comunista, che obbediva agli ordini di Orlov, Gcroe ed altri temibili personaggi della G.P.U .. Il Direttore Generale della Sicurezza, Ortega, (croce comuuistn, trasmise l'ordine telegra6camcntc al Delegato dell'Ordine Pubblico della Catnlognn, Burillo, anch'egli comunista, e che effettuò gli arresti. Alcuni prigionieri Curouo condotti n Valcucia, ma Nin sparì scnzn lasciare tracce. L'ordine di processare i prigionieri non giunse fino a che la scom– parsa di Nin riuscì n<l inquietare organismi ,~ personalità nazionali e 311
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