Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962

.Ma gli eventi presero ben altre piega. Con la scusa della riorganiz– ~azione del governo della Generalida,I, dopo i sanguinosi fotti tlel maggio ultimo, cal(ilanisti e comunisti complottarono di estromettere la C.N.T. da qnel governo. La repressione poliziesca si intensificava contro i sindacati, i mnnicipii e le colletth,ità. La C.N.T. e la F.A.•I. protestarono energicamente cou una circolare d'ell'll gingno: t< ln questi giorni si acetmtuauo le persecuz,ioni, gli assalti alle colleuività e la espulsione dei nostri rappresenumti dai consigli mu– nicipali>>. A partire dal 27 maggio ebbero luogo a Valencin quallro conferenze pubbliche nelle quali presero rispettivamen1e la parola i quattro ex ministri della C.N.1'. Si trattava di esporre al popolo la gestione e gli ostacoli incontrati io seno al governo per porre iu pratica i problemi fissati. La cosa più imporLante cli dette conferenze è la confessione che dal govcruo non si può fare opera rivoluzionaria: « (ln seno al governo) quelli che rap1>resentavano una tendenza rivoluzionaria e 'lmitaria in economia (... ) eravamo due (... ) e chi difendeva lo staw c1uo economico del capitalismo (...) si trovava in maggioranza e, oltre ad essere iu maggiornnza, era in condizioni di non risolvere nulla.. « disse Jmm Lopez ex Ministro del Commercio >>. Juau Peirò - ex Ministro dell'Industria - nel prendere possesso della carica cercò di elaborare un decreto di collctùvizzazione di tutte le industrie. Largo Caballero l'indusse a rlesistere avvertendo che In– ghilterra, Francia e Belgio, che detenevano grossi interessi economici iu Spagna, avrebbero ritirato il proprio riconoscimento al govenio repub– blicano. Peirò cambiò programma e preparò un d'ecrcto sull'intervento del governo nell industrie. Il decreto passò dal Consiglio ad una Com.· missione Mini.steriale con il solo risultato di vederlo trasformato in uno scheletro . .M:a il calvario non era terminato. Per poterlo porre in pratic:t occorrcvn del danaro, ossia un credito concesso con l'autorizzazione del Ministro delle Finanze. Questi trattò al pari di un usuraio e, final. mente, concesse una somma insignificante.-- Affiuchè la somma possa essere efficace occorre l'accordo tra i d'ue ministri che devono fissare i dettagli. Non ci fu modo cl1e i due ministri si incontrassero. Quello delle Finanze era sempre occupato. Alla fine intervenne il Banco Industriale che ridusse maggiormente la somma e si Ieee pagare, anticipatamente, dei forti interessi, facendo diminuire, sempre di pili, il credito. Insomma ... arrivò In crisi d'el 15 maggio senza che il Ministro dell'Lidustria riuscisse a mettere in pratica un decreto preminentemente conservatore. Il primo atto del nuo\'o governo (n quello di annullare, interamente, il decreto precedente. Una volta fuori dal governo, le due organizzazioni sindacali avreb– bero potuto rendere la vita diffif":ile a qualsiasi compagine ministeriale. Ma se la C.N.T. conservavn intatte le sue forze, in seno alla U.G.T. si producevano le stesse disgregazioni che tenevano diviso il Partito Socialista. Largo Caballero non poteva pii1 contare sulla gioventù socia• 309

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