Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962
da allora si chiamò Ministero della Difesa Nazionale, raggruppando le forze di terra, del mare e dell'aria. Nel nuovo governo rientrarono i ministri comunisti. La C.N.T., fodele alla poHtica di Largo Caballero, dichiarò il 18 maggio: « Costituito il governo di Ncgrin senza la nostra panecipazioue, siamo conseguenti e non daremo la nostra collaborazione a nessuno ». Realmente la C.N.T. era stata espulsa dal governo, e cosi la U.G.T., rappresentata da Caballero. La conghmtura non poteva essere più favo– revole per dare un nuovo impulso alla alleanza tra le due centrali sin– dacali. L'attività comunista offriva tale vantaggio. La posizione rivoluzionaria della C.N.T. aveva prodotto l'abbandono del Fronte Popolare elettorale a favore del Fronte Antifascista. Il Fronte Popolare raggruppava soltanto i partiti politici; jJ Fronte An1ifofòcista 1 invece, i partiti politici e le organizzazioni sindacali. I comunisti, desidt!rosi. di togliere la C.N.T. dalla circolazione, propagandavano il ritorno del Fronte Popolare. Il pretesto era quello di dare una migliore veste di legalità al governo di fronte agli stranieri. La legalità repubbli– cana di appoggiare sulle elezioni del 16 febbraio 1936 e sul trionfo, in esse, del Fronte Popolare. li 23 maggio si teune a Valencia un Plcno Nacional de Rcgionales dc la C.N.T., uel quale forono adottale misure consoni con la crisi in atto. In quella riunione si ratificò di non collaborare nè dircttamcrlle nè in modo iruliretto con il ,wouo goucrno, accusato di perseguire un vergognoso armistizio con il nemico. Queste consegne dovevano esser<' divulgate ira i combattenti al fronte e tra i corpi armati delle retrovie. Si doveva attuare un'intesa più efficace con In U.G.T. per organizzare l'opposizione. D'altra parte bisognava evitare le provocazioni tendenti n portare la C.N.T. a combattere una lotta di.sperata per le strade. Infine si raccomanda,·a di essere pronti per llitte le disponibilità belliclre dell'Organizzazione. Tale posizione anticollahorazionista fu rettificata molto pres10 (nello stesso mese di maggio) sicnramente perché la U.G.T. non era disposta ad affrontare la situazione in modo violento. Nel Pieno del 23 maggio si considerò che se la U.G.'l'. avesse Calto marcia. indietro il Comitato Nazionale della C.N.T. avrebbe convocato un altro Pieno Nacionlll de Regio,wles. per fissm·e la posizione del rwst.ro Alovimcnto. Il Pieno, cui ci siamo 1 ·ifori.ti per ultimo, accordò di accettare la collaborazione politica « in un piano degno e di giusta proporzionalità ». Nello stesso Plcno fu elaborato un programma mini.mo di governo da sottoporre al governo stesso e<I ai partili ed alle organizzazioni. Tale programma prevede"a un'am1>ia riorganizzazione delle attività politiche, economiche e militari, sulla 6ase di uu maggiore intervento in esse delle organizza– zioni sindacali e una maggior proporzionalità nella distribuzione dt·lle pubbliche cariche. La C. r.T. intraprese un'iutensa <'ampn(.ma durante la quale c11iedeva apertamente di partecipare al potere. 308
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