Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962
O$taggi. 1\'la sino alle 4,45 del giorno successivo 11011 ottenne risposta. Evi• dcntemcutc cercavano di guadagnare tempo in attesa delle forze inviate dal go\·erno ccutralc. Poiché l'accordo era stato preso, i libertari si rivolsero, per radio, a tutti i lavoratori dicendo: « Abbiamo raggìuuto un accordo tra ambo le parti e riceverete le opportune disposizioni dai comitati responsabili al 6ne di ristabilire com• pletamente la normalità ». Il comitato raccomandava, ancora una volta, « serenità contro le prO\'Ocazioni » i ma nuove scaramucce si verificarono durante Ja mattinata, Da una parte e dall'altra non vi {u modo di far rispettare l'accordo e di abbandonare le barricate. L'esempio fu dato dai confederali, più per disgusto cd ubbatti1uento verso quella che consideravano una capitolazione suicida che per esemplarità. La popolazione ch•ile invase le strade, riprendendo le occupazioni <JUOtidiance sopratutto per respirare un po' d'aria fresca e occuparsi delle esigenze domesliche che sette giorni di lotta avevano reso 1>recarie. D'altra parte le forze inviate dal governo cenlrale si avvicinavano a Barcellona senza trovare resistenza sul proprio cammino. Dette forze penetrarono nella periferia della città nella tarda serata del 7. Formnaoo la colonna 120 camions con cinc1uemila guardje di filiazione politica elerogenea ma con forte maggioranza comunista. La C.N.T. credeva, o fingeva cli credere, nel carattere pacificatore di quelle fon.e e, in un ultimo manifesto, proclamò: « Terminalo il lragieo incidente che ha riem(>ito di lutto Barcellona, e J>erché tutti sappiano, il Comitc,to Regionale della C.N.T. e la Federa• :ione Loc(1le dei Sindac"ti manifestano la volontà di collaborare con la maggiore efficacia e lealtit al ristabilimento dell'ordine pubblico in Cata• Jogna ... Ci auguriamo, pertanto, di reiterare il nostro concorso al Governo della Ge11eralidacl e al nuovo delegato all'Ordjne Pubblico, inviato dal Go,•eroo Centrale, Tenente Colonnello Torres, del quale abbiamo potuto conoscere l'eccellente disposizione di animo con cui viene ad esercitare un compito tanto delicato in Catalogna ... ». H Tenente Colonnello Emilio Torres Iglesias, che era giunto a Bar• cellona in aereo e si era.im1>ossessato della Jefatura dell'Ordine Pubblico (e non della Delegazione dell'Ordine Pubblico), godeva iuolte simpatie ua i sindacalisti libertari per essere stato comandante della colonna « Tierra y Libert.ad » sul fronte di Madrid. Come garanzia, la C.N.'1'., chiedeva che questo vecchio amico fosse nominato capo della spedizione, allo scopo di farsi ubbidire dai compagni cd evitare nello stesso tempo, rappresaglie. Tale ripiego, che prese come alleato il P.O.U.M., fu interpretato dagli avversari politici come un atto di debolezza. Gli s1ali– nis1i cercarono di convertire la spedizione di ordine pubblico in una spedi– zione punitiva. E conseguirono il loro obiettivo. Il passaggio della spedizione per i paesi della Catalogna produsse il risveglio di tutti gli clementi governativi (polizieschi, militari, civili) contro le forze della rivoluzione. A Tortosa, che può eSAcre definita la 302
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