Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962
mo che lo Stato, con le sue crudeli punizioni contribuisce più all'abbru– timento del popolo che alla sua edu– cazione e quasi coJlnbora di più allo aumento anzichè alla diminuzione del numero dei maUauori. Se par– tiamo dal principio cristiano che la nostra esistenza ha lo scopo di ser– vire i nostri simili, nessuna persona sarà tanto iosensata da privarli dei loro mezzi di sussistenza o di ucci– dere degli uomini che gli sono utili. D'altra parte, le nazioni, ricono– scendo i principi di libertà e frater– nità, non hanno bisogno di garan– tirsi le une contro le altre; la 1>otenza dello Staio lascia non solo sussistere il pericolo di allacchi pro– ,•enicnti dal di fuori, ma li provoca. Infine è impossibile prevedere, al momento, come \'errà organizzata nei dettagli la società futura: l 1 av– venire sarà come le circostanze e gli uomini lo vorranno. I dettagli di un nuovo ordine di vita dovranno essere foggiati da noi stessi: la vita consiste unicamente nella ricerca deJl'ignoto e nel lavoro di armonizzazione delle uoslre azioni con la nuova ,•erità. La proprietà è in contraddizione con l'amore, cioè col postulato di non resistere al male con la forza. Chè, anzi, stabilendo essa la domi– nazione di· quelli che posseggono su <1uelliche non posseggono alcunchè, la proprietà, sia pure come istitu– zione giuridica, pecca contro la legge dell'amore. I ricchi, per il solo (atto di essere tali, sono dei colpevoli perehè la proprietà è il dominio di chi pos. siede su ehi non possiede e consiste nel diritto escJusivo di servirsi di una certa cosa, poco im1>ortando ae essa, in realtà, ser"• o meno. L'im• 292 1>orlanza clell11 proprietà consitte nel fatto che il povero, dipendendo dal ricco per ottenere le cose di cui ha bisogno, de, 1 e lare ciò che que– st'ultimo ,•uole e, sopratutto, devt. la,,orare per caso. La proprietà di,•ide gli uomini in due caste: l'una che lavora, è op• pressa, soffre e muore di fame, l'al– tra che ozia, opprinie, gavazza e vive nell'abbondanza. Proprietà significa spoliazione del– l'operaio da 1>ar1edi eJ,i possiede i mezzi di produzione e ciò appare chiaramente anche nella circolazione della moneta, la quale è la moderna forma di sehinitù. La preponderanza che la pro• prictà eonforiscc alle classi possi• denti risiede nella forza materiale: in!alli la proprietà è poggiata sulla violenza e sull'assassinio o sulla mi– naccia di questi due mali. La pro• J>rietà è garantita daUa polizia e dall'armata, cioè daUa forza mate• riale degli stessi sudditi, i quali sono obbligati a fare i poliziotti, i soldati, ed a pagare le imposte. L'amore impone che una sparti• zione di beni sostituisca la proprietà. Ogni uomo che lavora ha diritto ad avere il necessario. La distribuzione dei beni può av,•enire secondo il cri– terio della comunità, nella quale le cooperative di produzione rappre– sentano i.I modo più vantaggioso di spartizi.one. Per Tolstoi, la realizzazione dell• nuon società, poggiata sull'amore, è possibile solo ae gli uomini, che hanno riconosciuto questa verità, convinceranno il più gran numero di indi,•idui della necessità di un cambiamento, li convinceranno cioè a cooperare per la instaurazione del• la nuova società, dopo nere abolito
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy