Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962

tura è bella, dobbiamo sentire il suo fascino, ma dobbiamo sapere gioir– ne con una gioia discreta, mai ab– bandonarci al suo fatale incanto >>. La varietà del suo pensiero non è meno e,•identc del vigo1·e e della gio• vinezza della sua intelligcn:r.a. Egli formula problemi e ne intnl\'ede le soluzioni. « Se la parola non è altro che il pensiero !a11osi sonoro, l'atto non è che il pensiero fattosi ,•isibile. Il nostro irleale comporta, quindi, per ogni uoruo la com1)leta e assoluta libertà di esprimere il suo pensic• ro su ogni cosa, scienza, filosofia, mo– rale serum altro limite che quello del rispetto per gli altri: comporta u– gualmente il diritto di agire ognuno secondo sè slesso, di « rare ciò che egli vuole >), associando, naturalmen– te, la sua volonlìt a quella degli al– tri uomini in tulle le opere collet• ti,•e, la sua libertà non essendo limi• lata da c111es1'unioue, anzi, essa di– venia piit grande graio;ic alla volontà comune». Se egli combatteva le istituziom politicl~e. lo faceva senza odio, se preconizzava delle misure energiche si rendeva conto sulla en1i1à possi– bile dei risultati. Nella complessitìt inestricahile di un mondo ambiguo e confuso, in cm la ,,erità non commuove più nessuno e l'u1ilitarismo è (ljventato 1a rasio-· ne unica di ogni cosa, il pensiero di Reelus ac<1uista una fon:a cd un vero JlOtere d'analisi considerevoli. I suoi lavori non sono aridi, cristallizzati; sono ricchi di sensibilità, di curiosi– tà, di senso della vita. Il suo scopo è di vivificare la scienza con la bontà, animarla d'un amore costante per il bene di tutti, che è il solo modo di renderla feconda di felicità, non sol– tanto per le ricchezze che si accu• mulera11uo iu seguito alle ~coperle e per l'alleggerimento del lavoro u– mano, ma soprattutto 1>er il senti• mento di solidarietà che nasC'e tra coloro che studiano e con le gioie che suscita ogni progresso nella com• prensione delle cose. « Comprendo la vita come l'incon– tro d'una moltitudine di forze che, prima di divergere in una moltepli. eità di direzioni, convergono innan. 7.ilutlo yerso un centro comune, cen• tro che si a,•,•icinerit tanto più al punto matematico dello spazio e del tempo, quanto più l'incontro sarà stato meglio calcolato >1. Eliseo Reclus è una delle più bel– le e nobili figure dell'anarchismo. La sua fede di ri,•oluzionario è insepa– rabile dalla sua concezione evoluzio– nista della terra, dell'uomo, della so– cietà, una fede che rimane costante– mente viva e forte. (( Cerca di infon– dere nei tuoi tratti individuali un fondo d"umanità pura e tu non le• mcrai mai niente 1), Per Reclus il dovere compiu– to e la tranquillità dell'anima era– no la sua forza: ed è ques1'insegna– me111Oche ci viene dalla sua vita. Egli lavora\'a perchè la scienza ser• visse ad accrescere la [elicità del ge– nere umano. « Un giorno verrà in cui i popoli diventati maturi ed in– telligenti, impareranno a stimarsi, ad associarsi in libere federn:r.ioni : la umanità fino ad oggi divisa in di– stinti correnti non sarà più che un unico fiume e, riuniti in un solo eor. so, scenderemo insieme ,,erso il ma• re immenso dove tutte le vite si per• dono e si rinnovano >>, H. HERSCO\'ICI 283

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