Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962

indi,•idui. E' l'ora di non scn•ir• 11iche di forze coscienti; gli cvo– lu1.ionis1i arrivano alla perfetta co– noscenza di ciò che essi vogliouo realiuare nella 1>rossima rivoluzio• ne; hanno quindi ben altro da (are che solle,·are gli scontenti e prccipi– larli nella mischia, senza uno scopo c senza bussola ». Reclus condanna « la violenza impulsiva )l pcrchè egli ingeuuamen• te crede di arrivare alla giustizia con l'ingiustizia. Il meuo distrug– ge il fine. Se gli atti di violeuu im– pulsiva non hanno altra imporlanza che quella dei (alli diversi, quelli della violenzti rivoluzionaria sono pili gra,•i e ap1>artcngono ai peggio• ri orrori della storia. O'ahrA parte la ri,•olta non è che un momento della ,•ila interiore dell"uomo. La ri– volta implica la passione per la li. bertit. L·ultima 1>arola non spetta al– la rivolta, ma essa l)UÒ a\'ere una parte importante sulla \'Ìa delruon.10 ,•erso la sua liberazione. E' certo, che l'cmanci1>azionc dei popoli a,•verrà atlravcrso l'azione ri. voluzionaria degli stessi popoli che si sbarazzerarmo, infine, dei loro pa– stori. Ma« il grande 1>roblema che si presenta nella storia riguarda J'csten• sione che prenderà questa rivoh17,io– ne, pcrehè gli avvenimenti che acca• dono nei vari paesi e nei diversi se– coli si rassomigliano nel cor:io. uel rilmo, nel senso profondo del loro svolgersi. Differiscono moho nei det– tagli e nell'imporlanza che assumo• no nel ricordo degli uomini ». Il rh 1 oluzionario cosciente non è ,ohanto un uomo di sentimento, è anche un uomo che ragiona ed i cui 11forziper raggiungere più giustizia, più solidarietà 11'appoggiano su co– noscenze esalte e sintetiche di sto• ria, di sociologia, di biologia e per– ciò può affrontare la lolla sostenuta dall'immensa forza che egli attin– gerà dalle sue conoscenze. Bisogna, dunque, 01>porsi a qualsiasi autorità, ma imporsi il rispello d'una convin– zione sincera, "i,•erc lu propria ,•i• ta, riconoscere 11dognuno la libertà di vi,•cre la sua. « Non capisco l'uccisione d'un ani– male o d'un uomo. La sola eccczio• ne che faccio è quella della diCesa personale o sociale. Assol"o il viag– giatore che dHendc il suo compagno uccidendo una tigre. Assolvo il com• battente che, nell'ambiente sociale, compie un atto simile ». Durante lulta la sua vita, Rcclus è il simbolo dell'idea anarchica. La sua fode rivoluzionaria resta inse– parabile dalla sua concezione evolu– zionista della terra, dell'uomo e del– la società: rimane sempre forte e vi– va. Per lui evoluzione e rivoluzione sono due momenti dello stesso Ceno• meno. Ogni evoluzione è un a<'cumu– lursi di materia rivoluzionaria che un giorno esploderà. Ogni rivolu– zione è l'inizio di una nuova e– ,,olu7.ione. pre1>aratrice di una fu. tura rivolu7,ionc. I risultati che si erano ottenu– ti con la ri\'oluzione francese non corrispondevano alle as1>irazioni dei filosofi del XVIII secolo, al– le speranze del popolo, Così, da molte parti, pensatori ed uomini d'azione dovettero incominciare una nuo,•a lotta più dura di quella che era stata condotta dai loro prede– cessori. Bisognava attaccare alla ba• se s1cssa le società 1u1ssa1ee 1>resen- 1i. la propriclÌI e cercare di trovare una forma sociale nuova in cui non ci fossero più diseredati e dove nes– suno fosse spogliato delle comuni ri• 279

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