Volontà - anno XV- n.4 - aprile 1962

e;rosse e piccole, celate e palcnli, ingiuslizie e spere<1uazioni; la 1>olitic• di Ben Gurion, infine, sopra la filosofia di Marlin Buber. « Ben Gurion dimentica - ha reccn1ementc dichiaralo Buber in un 111anifes10edito dalla llwd - tutto ciò che la storia e l'ideologia sionista ._.ihanno insegnato, quando si lamenta che la maggior parte degli arabi i&racliani restino imbevuti di spirito nazionalistico e siano proni i II distrug– gere Jsracle, ap1>ena se ne 1>rcsenti l'occasione, anche se dichiarano d'ap– prezzare i vantaggi che gli derivano dallo convi,,enza con gli ebrei. Oimen- 1ica cioè che tm livello di vita relativamente migliore non 1>01riimai cos1i- 1uirc un'alternativa alla carenza di dignità personale e nazionale. Na– .!-Cendo, lo stato d'Israele ha promesso alla po1>0lazione araba completa eguaglianza con gli ebrei i invece il risultato è che esso ha imbe, 1 uto gli uabi di un solo sentimento: d·esser cittadini di secondo rango, sia per Je cose che gli si fanno che JJer quelle cli cui sono privati. All'interno occorre por fine al regime d'amministrazione militare e ad ogni altra specie di discriminazione; aire.sterno costituire una commissione, formala da rap– pre enlanti d"lsraele, degli stati nrabi interessati, delle Nazioni nite e dei profoghi stessi, per a\'viarc n c<rua soluzione il loro problcn111. Oslinarsi 11 rifiutare qualsiasi via di con11>romcsso, come ra Ben Curiou, è peggio ». L'lhrul ( = unione), tm ente che ha lo scopo di rimuovere i coni rasi i arabo-giudaici all'interno e all'esterno d'Israele, è dotato di scarsa incidenza sul piano della politica imme<liata; ma le parole di Bubcr. le rare volte che inleniene, trovano larga eco sia nel paese che all'estero i senza contare che più della metà della popolazione ebraica di (allo ne è consenziente, anche se non può (ar nulla sul piano delle realizzazioni praliche. Infatti, in Israele come altrove, il sistema della democrazia per rappresentanza - anzichè per deleghe successive e distinte, riferite a determinali problemi da risol\'ere e soltanto a quelli, eou Ia<!oltà immediata di ritirare il man– dato quando l'azione non corrisponda al contenuto dei voti - non rap– presenta un bel niente: tramite i giochetti contabili. parlamentari e i calderoni delle alleanze di parlito, la volontà della base Be è buona si distorce, se è cattiva viene rafforzata. Fra le innumerevoli balle che ci hanno insegnato a scuola c'era anche quella che gli ebrei sono (o erano) il popolo eletto (sottinteso: da Dio); ma poichè abbiamo imparato dalla vita che Dio non esiste. la cliscussioue in questo campo è già finita. Ben Gurion - sulla scorta dei pro[e1i prn antichi - ama parlare di « popolo speciale :o, termine per ,·ero estrema– mente ambiguo. Altri pensatori israeliti, tanta brava geflte, normale, e molti ebrei che ho conosciuto e coi quali sono rimasto legato da una ami– ci:tia Bpesso fatta più di consensi intellettuali che di simpatia, prcforiscono usare l'espressione « po1>0lo modcJlo »; ma elevo riconoscere che, nono– stanle il pericolo nazionalistico insito in ogni autoclassificazione superla- 1iu, l'oncstÌI, la sincerità e il loro modo di vita, dnnno alle loro parole un contenulo irrespingibile. Per costoro « modello » non è un dato di fatto, un relitto d'antiehiti1, un mito o un gesto d'orgoglio; è sollauto un impegno di dover essere un 251

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