Volontà - anno XV- n.4 - aprile 1962

,li Bonn; in ls1·aclc la Germania occidentale è rappi·esentata dal console britannico ad Hai Ca; iu Germania lo stato d'Israele è rappresentato di Fatto, dal capo di una ri1issione economica, residente a Colonia, ma che ha rango d'ambasciatore. Israele accctla dalla Germania ccnlinaia di milioni di dollari in conto riparazioni collctti, 1 c e indi,•iduali e le accorda un in– clcnizzo di un milione e mezzo di sterline per le JHOf>rietà tedesche in Palestina - per la massima parte beni posscduli dall'Ordine dei Tem– plari - confiscate dagli inglesi e passate ad Israele (sccoudo un principio di giustizia compcnsati,,a che a sua volta si rifiuta di allLutrè nei confronti degli arabi), e giunge al punto di fornire armi a un esercito ancora pieno di nazisli; ma contemporaneamente adolla tutta una lunga 'serie di disposizioni ufficiali intese a limitare lo scambio lii rapporti c.:ulturali fra i due popoli. Divieto di borse di studio israeliane a studenti tedeschi, agli israeliani di ncce11are borse di studio tedesche (se non nel caso di preminente interesse statale), ad enti cuhurali tedeschi di aprire succursali i11 Israele (eccettuati <[UC!li a carattere genuinamente filanlropico); ridu– ,:i0ne, controlli e limiti sulle visite reciproche a scopo culturale e ricrea– ti,•o, ccc. ccc. Così i rapporti (ru ebrei e tedeschi si riducono sempre di pili a in- 1rallazzi n livello governatirn, invece di aprirsi u. pili intense relazioni dirette, fisiche, e individuali, da uomo a uomo, nei due paesi; unico mezzo ncln110 allo sviluppo della comprensione internazionale e tanto maggior– mente raccomandabile nel caso dei tedeschi: persone normalissime, intel– ligenti e persino sim1>utiche, prese una per una. Durante il mio soggiorno israeliano ho visto tanti fl,irL in ano e in potenza, (ra tedeschi ed ebrei, che basterebbe da parte del governo israeliano il buonsenso d'incoraggiarli - invece di assecondare i vecchi risentimenti - per a,•,•iare a soluzione il problema del rap1)acificamento con i discendenti degli antichi perse– cutori: come con gli urabi, nulla è meglio per la comprensione reciproca di un libero, sano, rapporto d'amore fisico. 3 j Ma Israele uon si può rifiulUre: sono ltol)Pi i contrasti, su tulli i .if piani, troppo bello il miscuglio di specie umane che lo compone ( dalla Russia all'America, dalln Cina al Sudafrica), così struordinariamentc diversi clima e natura da un luogo alJ'ahro, per non contenere una grossa carica di civiltà e di futuro, destinata ad esplodere. Latifondi privati con– dotti sulla base della tecnica più moderna, comunità agricole fondate sulla più slretla osservanza delle antiche regole ortodosse; piccole e medie imlu– strie gestite da cooperative, grosse imprese di proprielà dei sindacati, cli privati e dello stato; fetidi rigagnoli gill per le straducole dei villaggi abitali dagli arabi, ac<1ucdo11i alti come 1111 uomo a collegare vecchie e nuovissime xcsidenze ebraiche; pezzi di remoto deserto, verdissimi o popo• lati e nllivi come cruarticri industriali, r.one di montagna giallastre e brulle intorno a una florida recente colonia agricola; miracoli di solidarietà, di tecnica, di Ja,·oro e sacrifici insieme, cli ,•ita ricca cli socialità, vissuta per una fode o un'idea, messi accanto, quasi. mischiati e in JHlrte sostenuti da 250

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