Volontà - anno XV- n.4 - aprile 1962

In pl'imo luogo è inter<'ssante mct- 1cre in luce - e necessariamente per grandi linee o nei suoi punti più significativi - l'evoluzione generale subita dai fenomeni economici dal- 1',•poc;, di Marx ai giorui nostri. Uu fallo si presenta particolar- 111enlcevidente: il capitalismo, con– trnriamcntr alle previsioni dettate dal pensntol'e di Treviri, si è sicura• mente .mluat.o. Comunque, nel grnn– dioso campo delle competizioni eco- 11omiche e m·llc sue strulture pro– duttive, possiede certamente m1 margine di sicurezza quanto ne può vantare il comunismo. È 11010 che Carlo Marx aveva as– S<'rito <·he il mondo ca1>italista · avrebbe creato le condizioni per la propria distruzione, cioè avrebbe fi. nito per autodist.ruggersi. Oggi, almeno dagli economisti pili perspicaci e più obiettivi, si è gii'1 com1>reso che il pericolo di autodi– s1n1zione in cnmpo economico è solo relativo; e d'allro cun10 a 1ale pc– ric-olo 11011 sru~gono gli s1cssi sistemi c·omunisti; in <1uanto il capi1alismo di Stato - qual'è in sostanut il si– stema economico comunista - deve in definitiva soggiacere alle Jeggi e ni prricoli che sono propri del capi– talismo cosideno borghese. An<'hc gli studiosi pili accorti dcl– PUuionc Sovietica hanno da tempo compreso che qualcosa è interve- 11u10, giit da qualche clcccllnio, a rendere relatirui la famosa dottrina marxista. Eugene Varga, ad esempio - uno dei piì1 eminenti c<'onomisti del settore sovietico - nei primi nuni di questo dopoguerra cadde in ti i!-gruzin per avere predetto che i I !-is1ema americano uou si sarebbe autodistrutlo nttraverso ad una cven– tmtle crisi economica nello stesso 208 dopoguerra. Tu11avia (u succcssh•a– mente riabilitato; JHObabilmenlt• per un certo buonsenso che finì (·ol prevalere eutm la cerchia degli e<'O· nomisti sovietici. Pili recentemente I lo stesso Var– ga ha asserito che te sotto il capila• lismo le crisi di sovnqHoduziooe sono inevitabili )) 1 però aggiunge su• bi10 che in America « vige attual– mente un sislema di capitalismo mo- 11opolis1ico di Stato )) 1 e che talc– sislcma si dimostra, e potrit ultcrior– mcn1e mostrarsi, molto efficace con– tro eventuali crisi ,,. Un sistema, cioè, che in ultima analisi si iden– tifìcn cou i mo,wpoli comunisti; e qui forse si spiegn il perchè della soprnvvenuta riabilitazione dell'emi– nenlc economista sovietico: apptlll· to per evitare di ap1Hofondire par– ticolari confronti trn i due sistemi in lotta. Tuttavia lo stesso Varga - memore senza dubbio della pa~– snta cl ii-grnzia - non può fare a meno di dare l'ormai classico con– ten1i110alla classe dirigente comuni– sta: (C li movimeuto ciclico impli. cilo nel mc1odo capitalistico di pro– duzione ripremlcrà, ne siamo certi. il suo corso normale e all'incirca ogni sei anni si verifiCherà una crisi cconomi,·a mondiale)), Con questo non intendiamo certo di partecipare nè per l'una nè per !'nitra parte, ma d'intravvedere il pii1 obiettivamente possibile quali f.urono i più signifìealivi im.previsti dte finirono col rendere relatù.te an– ('hc le basi economiche che si sareb– bero dette indiscu1ibil111c111escienti. fiche. 1 Nella ri,•is1a sovietica: 11. Prohlcmi della Jlncc e del sociali!1110• • Agoslo 1959• ( cilato da Adolph A. Berle Jr. nel « Thc New York Times maga:r;inc • No,·clllbrc 1959).

RkJQdWJsaXNoZXIy