Volontà - anno XV- n.3 - marzo 1962
gli Operai e dei Soldati incaricato cli epurare i <1uadri f}rofessionali dei vec• chi ufficiali dc11'esercito; lo scioglimento delle Pattuglie di. Co11trollo; il di– vieto alle guardie, agli ufficiali ed ai capi de11a polizia di aderire ai J}artiti politici sotto la pena dell'espulsione ecc. Detti decreti appaf\ 1 ero il 4 marzo e la loro pubblcazione produsse una nuova crisi nel governo della Generalidad. Un altro fatto significativo fu la scomparsa di 12 carri armati dai depositi delle industrie belliche di Barce11onn. I responsabili di tale atto htrono scoperti e identificati in alti militari del quartiere II Voroscilof '' contro11ato dal P.S.U.C. Solidaridad Obrera scrisse sull'argomento: « Chi ha sottratto questi carri armati? Perché è stata realizzala un'operazione tanto brillante? Crediamo che si !ratti di una manovra di natura ditta• torialc contro la quale insorgiamo immediatamente ». La nuova crisi del governo della Generali<lad si ebbe il 26 marzo. Come soluzione la C.N.T. esigeva una rigorosa proporzionalità rap1>resen– tativa negli incarichi poli1ici. Inoltre chiedeva l'annullamento dei suddetti decreti di ordine pubblico. Una noia della F.A.I. diceva: « Dal consiglio degli approviggionamenti non si devono servire gli interessi dei partiti ma quelli del po1>olo in generale. Da1Ja sicurezza int.erncJ non bisogna ten– tare 3i annientare le essenze della rivoluzione in marcia ». La crisi si protrasse un mese e durante le trattative si verificarono situazioni di pericolosa tensione. 11 30 marzo il Comitato Regionale della C.N.T. dava istruzioni ai suoi militanti, alle federazioni cd ai sindacati, raccomandando di essere vigilanti e di tenersi permanentemente io con– tatto fra loro. Un'allra causa della crisi f-u la campagna dei connmisli contro il con– sigliere alla Difesa della Generalidad, il ce,retista Frnncisco Isglcas. Lo si riteneva responsabile della mancata realizzazione di r.nanovre offensi,•e sul fronte aragonese. Già abbiamo detto, nel capitolo precedente, come su quel fronte scarseggiassero le armi e le munizioni. Ma i capi comunisti denunziarono pubblicamente i miliziani anarchici come codardi. La diffamazione f-u ampliata sino alle industrie di guerra delta Cata• logna, creale per proteggere i miliziani aragonesi contro i dissidi, a volte intenzionati, con il governo centrale. Barcellona, con Bilbao, era il primo centro metallurgico della Spagna. Le induslrie furono destinate alle ne• cessità belliche. I prodotti erano deslinati a tutti i fronti de1la repubblica. I lavoratori ed i tecnici della C.N.T. immeltevano, nell'impresa, tutta la loro intelligenza e la loro capacità professionale. Si tratta,,a, insomma di un'iniziativa dei sindacali della C.N.T. In un congresso organizzato dai giovani comunisli a Madrid ( ai primi di aprile) gli oratori attaccarono il front.e aragonese, argomentando che la sua para1izzazione era dovuta al fallo che gli effe11ivi erano, per il 75%, anarchici. Lo stesso segretariO della J.S.U. dichiarò l'esistenza in Catalo– gna di fabbriche di materiale bellico perfettamente efficienti, impiegate solo per la fabbricazione di munizioni per le 1>istolc. Altri oratori asseri– rono che nelle fabbriche di guerra catalane, invece di mitragliatrici e di 183
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