Volontà - anno XV- n.3 - marzo 1962
letti\ ista », in quan10 il colleuivismo non esige la creazione di tmn nuto– ri1i, di <1ualsiasi natura; è in non1e di qucsln libertà, riconosciuti'\ come l'unico fondamento e l'unica creatu– ra legiuima di ogni organizzazione - sia economica, sin politica - che protesteremo sempre conlro ciò che somiglierà nl comunismo ed al sociali~mo di Stato. L'organizzazio– ne della società e della JHOJ)rie1à collc11i,•a dovrà uvcnirc dal baMO all'aho, f)Cr vin di libera nssocin– zionc, e non dall'alto al bosso J)Cr mezzo di una qualsiasi autorità. Pcrchl• si 11ossn uscire dalla si– Hrnzione miserabile nlltrnlc, il po– polo ha tre mezzi, di cui: t.lue fnn– t.tuuici - In bettola e la chiesa - ed uno r{'ale: In rivoluzione socia. le, cioè la dislrmdone di tutte le istiluzioni della disuguaglianza e In erca>~ione dell'uguaglianza econo– mica e sociale di tutti. Cou11ncndia– mo la ri,·oluzione come sentcnamen- 10 di <1nelle che oggi chiamiamo le cattive passioni e come distrnzioue di quello che, ucllo stesso linguag– gio, viene chiamato « ordine pub– blico :it. La rivoluzione non si rivolgerà conlro gli individui, bensì contro le istituzioni e le cose. Per fnre dun– que unn vera rirnluzione bisognerà allaccnre le J>osizioni e le cose; non occorrcrì1 distruggere gli uomini e condannarsi ad una rcaziorw inevi– tabile. Per n,·ere il diri110 di essere umani verso gli uomini, bi.i:otr:ncri, essere s1)ie1ati ,•erso le posizioni e le cose; bisogncril distruggere ogni cosn e, prima di tutto, la f)ropric1i, ed il &uo ine,•itabile corollario: lo Stato. 172 Pelr Aldueevic Kropotkin L·Eltzbacher rileva che, per ren– dersi conto delle idee del K.ropotkin,. occorre tenere 1ncsenti gli opusco– li, le conlcrcnze e gli articoli di giornali a1>1H,r&i su Le. révolté ( Ge~ nhc, 1879 • 1883) (<1uest'ulthui poi pubblicati in volume col titolo Pa– role d'un révolté (1885), nonché l'o- 11cra La com111Ctc c/11 pai,, (Paris, 1892) •. Kroptkin chiama la sua dottrina am1rcl1ia. Quando, in scuo all'Inter– nazionale, sorse un partito che ue– gò l'autoritl, nell'Associazione e si ribellò contro l'autorità sollo ogni forma, ques10 l)arlito si denominò in un primo 111omen10 fc<leralista e, succcssivamenle, anti.'ftatalc c,d anr.i– tmtori1ario. lu <1uel tem110, nnzi, e– ,•itò di chianuu"Si anarchico, percl1è In 1,arola a,1--arcl1ia (ii 11crivcvacosì) sembrava che si riallacciuse ai prou– dhonniani, dei quali allora !li com• ballevano le idee di riforma econo– micn. Furono gli av,,ersari a fare uso di questo nome, 1>cr provare che– la sola .,mbizione degli. nnnrchifi era quella di crcnre il disordine cd il caos, senza badare ai risultati. F.cl il parlito anarchico ncccuò il nome datogli, chiarendo che <m-arcltia, parola d'origine .greca, significava non.-govemo (mancanza di governo) e non già « disordine•· 1 L"Ehtbacher, nella bibliogralia, cila an– cora del Krop«kin: Ana,chill t0mm1ini1m: it, basi, and principle,, 2a ed. (London, 1895); La morale onorchi11c (Pari!, 1891): I/anarchie do,u l'éi:olution ,ocioli,ie (Pnri1. 1892); L'anarcl1ie,Sa vliilo1opMe. ,on itleal (Pori', 1896); 1.-t, 1emp1 11011~ux. confc, fcre.nu 1enu11 a J..ondra (Pari!-. ]891); Un 1ittle d'altente • li89-1839 (Pari!, 1893).
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