Volontà - anno XV- n.3 - marzo 1962
bene e scopre che è grossa ormai da quattro mesi, solo pel' suggestione: cenissima d'essere una nuova vittima della Terza Persona. La bellezza ..di Gerusalemme e la sua straordinaria forza d'attrazione st:umo anche in questo miscuglio di culti, ri1i, leggende e fantasie: cltiesc cattoliche, greco-ortodosse, latino-ortodosse, copta, armene, fH'Otcstauti, ecc. ecc. « Quella chiesclla, proprio sull'orlo del confine, appartiene a una sella cristiana, con culto in lingua ebraica e prediche bilingui, in ebraico e in inglese; non di domenica come per i cristiani, ma di sabato come per gli israeliti; provi a entrare e vedrà>>. Di fianco alla piccola chiesa ebraico-cristiana, clalla c1uale si domina un largo trntto di Gcrusalenuue giordana (con gli autobus che corrono felicemente, anche oggi che è sabato), c'è una casa abitata, quimli il groviglio dei fili spinati (senza nessuna guardia, visibile), e subitr, dopo un'altra abitazione; << al compleanno dei figli, <1uesta geute si getta aucora i regali al di là della rete; hanno giocato tutti insieme per au.ui , quando erauo bambini>,. Continuiamo a pusseggiare atlra\'crso <1ucsta citti, straor– dinaria, immersi in un'aria calda ma leggera, per molti pendii, per quarlicri straordiuariamentc divers!, Ognuno con una vita, una fisionomia e una popolazione che paiono inleramente proprie; giustapposti senza con– fusione, tranquillamente divisi da spazi verdi allo staio naturale, o in– gombri di recenti rovine, o riservati :'dl'archeologia; la torre della Young Men Christian Association (YMCA, ente protestante), dall'alto della quale si arriva a vedere uu fìlo cli .Mar :Morto, a pochi passi dalla tomba di Erode ( che dev'esser staio un bravo re, dal cullo che mostrano di averne gli ebrei); il quartiere della nuova borghesia e dell'alta burocrazia, con alber– ghi di gran lusso e una villa dall'architetturn modernissima, costruita da un miliardario israelita sudamericano, a un chilometro dal <11.iarticrc ebraico piì1 povero, rintanato in una valletta, similissinlo per sporcizia e affollamento alle terrazze di 1 azì1rc1h araba; la vasta zona uni\'crsitaria dagli edifici s1ilisticamcutc arditi, con stadio, sinagoga (la sola costruita a Gerusalemme come edificio a se slante) e convitto popolato da studenti isrneliti e non, di tutte le parli del mondo (negri dell'A(rica compresi). E a ridosso del confine con la città vecchia il monte di Sion, con la tomba cli Davide: l'unico punto in Israele, paese pur tanto foho di luoghi sacri, dove si provi qualcosa, e si veda sulla faccia della gente una religione ancora viva. Per riposare qualche minuto, la mia guida mi conduce - con la fierezza propria di chi sta marciando verso la terra promessa - in uu bar che liti conosce, tenuto da un israelita, ma aperto anche di t-nba10; è un locale di terz'ordine (come si addicc n un miscredente), popolato da clienti che all'aspello sembrano arabi; una s1>ecie di gloria c1aadina, un'utile eccezione, da mostrarsi ai ph'.1fieri avversari del riposo obbliga– torio, per convincerli che persino a Gcrnsnlemme, e di sabato, In YolontU individuale può contrastare al potere dei rabbini. Le tracce delb guerra con gli arabi souo ancora vive nella città: in un viale della periCcria, lungo il confine, restano rovi.ne di case, abbattute per aumentare In visuale 15!>
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