Volontà - anno XV- n.3 - marzo 1962
mento di immediata sfiducia, di iniziale chiusura verso gli altri, di isola– mento psicologico che sembra prevalere nell'israelita d'Israele; ma il forestiero, anche quando capisce ciò, non è che ci trovi gusto - in omaggio alla bellezza del paragone - a (arsi sempre pungere, per riuscire ad arri– vare al dolce succo: pii1 senq>licemente e pili spesso, si secca; e giustamente preferirebbe di aver a che fare, invece con fichi d'India, con quelle ottime, socie, gustose mele che spruzzano di macchie rosse tanti campi israeliani. 17 A Nazàreth sono ospite di mm famiglia della media borghesia araba; il pnclrc, che doveva guadagnare benino, a giudicare dalla ampiezza e comoditl1 dcll'abitnzione, ancor oggi notevoli, fu ucciso per sbaglio quanclo le trup1>e israeliane entrarono nella città arresasi: mentre stava alla fìncstra a guardare, con un berretto rosso in capo, fu scambiato per un cecchino clella parte avversa e buttato morto in casa (mi raccontano la storia senza commenti, mentre mangiamo). La figlia è insegnante, sa bene il francese e mi porta in giro per la città: sembra di essere in un paesollo della Sicilia interiore, per l'evidente pover_tà degli abitanti, le vie polverose e rnaltcnutc, i rigagnoli d'acqua sporca che solcano le s1rade, le gradinate, i viottoli che scendono dal vasto anfiteatro su cui posa la cit1!1; la (onte della Vergine, che adorna una delle 1>iazze principali, è circondala cl'acc1ua e fango, irrnggiungibile come un vespasiano ingorgato. J bambini che ci giocano dentro e intorno, vogliono sapere tutto dagli stranieri (nome, provenienza, destinazione, SCOf)O della visita, età, confes– sione) iu un linguaggio fa110 cli due parole inglesi e otto arabe; chiedono il compenso per il servizio pre!ltato, iuche se volontario; e talora doman• dano l'elemosina, <1uando non sono visti dai grandi. Ma il mci·cato è \'ivissimo, policromo e arTollato, l'invasione turistica pressochè continua, gli spacci di ricordi laici e religiosi numerosissimi, come in ogni luogo <'hc cerchi di vivere sul forestiero. Nazàrc1h è il centro della popolazione araba e della disoccupazione israeliana; nelle ullime elezioni municipali il 20%! dei voti è andato al P. C., il 6% al l\tAPAM, il resto si è perso a favore di liste di assolula minoranza; quando i comunisti organizzano una normale dimostrazione, i J)8l'teci1>Emli,molti dei quali vengono dai villaggi vicini, sono facilmente cinque-sci mila, su 27 .000 abitanti della cittadina. Se l'affare è grosso, 1·0111e è accaduto <1ucsto i-cttemhrc (quando pattuglie israeliane uccisero cin<1uegiovani arabi che tcn1a, 1 auo di passare il confine nella zona di Gaza), vi prende parte pressochè tutta la 1>opolazionc, le cam1>ane delle chiese cristiane delle diverse confessioni (in rarissimo accordo) suonano 11 stormo, la polizia bnstona, i dimostranti tirano qualche sasso, poi tutto ritorna - come in simili casi accade nei paesi dell'Italia meridionale, soltanto ,·he in Italia la polizia spara 1>iì1 facilmente - al precedente stato r)i quieta ingiustizia; e gli arabi sono giudicati da tribunali dell'esercito, poichè non e-siiò:tonocorti civili, per loro, nelle zone sotto amministrazione militare. E intcr<'::-i-an1eri<·ordare- a 1•roposito della polizia - che il ~overno 144,
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy