Volontà - anno XV- n.3 - marzo 1962
Tel Aviv-Haifa, finisce la sera stessa della domenica, quando arrivo, alle undici, a Tivon, quattro chilometri lontano da Alonei Abba: mezzi pub– blici non ce ne sono più, i tassì costano troppo. Faccio pochi minuti di strada assieme a due giovani vestiti male, che forfugliano qualcosa d'in– glese, che dall'aspetto non riesco a capire se siano arabi o ebrei d'origine africana: « Vai ad Alouei Abba? Brrr ... che paura! Temmeno se mi dessero dieci lire (2500 italiane), avrei il coraggio di accompagnarti. Ci sono i leoni, su quella strada, e gli sciacalli, che saltano addosso a portar via pezzi di carne ... ». Ma io bisogna che arrivi stasera - penso -, l'ho promesso, devo organizzare le S<Juadre di lavoro ller domattina. 1 011 posso formarmi a dormire a Tivon. Da queste parli gli sciacalli ci sono, lo so, certe notti si sentivano anche dal nostro dormitorio; i leoni però uo, è una balla di questi due tipi. Come dice bene la guida Hachette, questa preziosa enci– clopedia di giudaismo, da me diligentemente studiata: « i leoni, di cui l'Antico Testamento parla tanto spesso, souo ormai quasi del tutto scom– parsi. Per quanto, il nuovo Stato - sia detto a sua lode - non solo protegge, ma metle ogni cura per ricostruire il patrimonio zoologico ua• ziouale distrutto dalla guerra, per ripor1arlo all'altezza dei bei tempi antichi. E già oggi paniere, leopardi, gaui selvatici, jcne, sciacalli, lupi, ecc., s'incontrano più di fre<1uente che in passato ». Poveri fessi, ,1uesti due marocchini, credon di farmi llaura; invece io ce l'ho di già, e tanta. Loro sono arrivali, io proseguo per la mia strada: non asfaltata, chiara, soffice, in una none chiarissima. Ad ogui buon conto mi metto un paio cli pietre in tasca; almeno avessi la carteJla, come quando vado in ufficio; sarebbe comoda da sbattere sulla testa di qualche mala bestia; davvero si è più sicuri quand'o si gira in città ... ma ecco là sulla collina la luce del clistri. butore, nella prima piazza del paese. Sono giìa arrivato, e sono stato bravo: tre chilometri e mezzo iu venti minuti. 16 Dopo la fine del campo, passo due giorni a Nazùretli e dintorni: rive del lago di Tiberiade, CaCarnao, Moolc delle Beatitudini, zona intorno al Monte Thabor ( <1uello della Trasfigurazione). Per andare da Alonei Abba a Nazìireth si cambia presso Aivon, in un vasto Jliazzule a circolazione rotatoria, molto fre<1uentato, assistito da ogni facilitazione che uu Jlaesc europeo possa offrire: ufficio poslale, bar, negozi, e ein• <1uan1a metri più lontano, una bellissima piscina all'aperto. Capito in <1uesto Juogo un venerdì pomeriggio; gli autobus che vengauo da l-lnifa e ,•anno a Nazi1reth sono strapieni di operai arabi che tornono olle loro case per il riposo settimanale (]avorano sotto un padrone ebreo e quindi devono far festa il sabato; mentre gli arabi con una at1iviti1 indipendente: se mussulmani, fan vacanza, il venerdì; se cristiani, la domenica; poiché la legge 1>reseri,•esoltanto che un giorno per settimana ci si riposi), sicché molli sono i mezzi, su cui non riesco a salire. Chiedo un'informazione, sperando anche in un incoraggiamento, a
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