Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

uscire dalle zone militarmente amministrate a tutti occorre uua speciale autorizzazione. La verità è che oggi - cessati i motivi cli sicurezza, forse giustificabili sino a cinque-sei anni fa - l'imposizione a una parte della popolazioue araba (non a quella delle grandi città lontane dai confini) di tale permesso, rappresenta soltanto uno strumento di terrorismo, un modo di mauteuerla soggetta all'arbitrio dei militari, la cui autorità è invisa agli arabi, tanto quanto lo è al resto della popolazione israeliana. Dobbiamo riconoscere che ancora nrnnca in Israele una politica verso gli arabi unitaria e degna di questo nome; In legge sulla confisca delle terre arabe, coi modi di pagamento che stabilisce, è una delle vergogne pili gra11di che il parlamento israeliano abbia mai approvatoi e di ciò siamo noi responsabili. Il 90% degli intellettuali ebrei sono favorevoli alla pace con gli arabi all'esterno - oggi o domani, non fra 20-30 anni, come va proclamando Ben Gurion - e alla concessione di una piena e pratica uguaglianza di diritti alla minoranza araba israeliana. Per() bisogna dire che voi fate molto poco, o nulla, Cuor che lamentarvi continuamente, per dilendere i vostri diritti; siete passivi, aspettate che gli altri si muo– vano per voi, auzichè muovervi da soli, cou le vostre forze. Siete il 10% della popolazione dello staio, potreste formare un grosso parlito, control– ]are il gioco parlamentare con un decimo di voti, lavorare con noi a rom– pere questa situazione di quasi dittatura in cui viviamo, essere una forza decisiva nella determinazione della politica e nella formazione della opi– nione pubblica israeliana; la quale ullima, per quanto riguarda il problema arabo, è tuttora spaventosamente deficienlei molti ebrei possono aiutarvi sinceramente in questo sforzo d'emancipazione, ma non dovete aspettarvi tutto, da noi. Non è mai accaduto che una minoranza abbia graziosamente ottenuto in dono da una maggioranza la paritZ1 di diritti che le spettava; guardate i negri degli Stati Uniti, come si conquistano faticosamente, lot– tando giorno per giorno, i pezzettini d'uguaglianza desiderati; e vedete anche l'aiuto che ricevono da una parte dei bianchi: però son loro a muo– versi, non a piangere. Parlate male del governo e dei partiti ebraici, ma al momento delle elezioni votale per i candidati ebrei di <1uegH stessi partiti o per dei eandiclati arabi che non vi rappresentano affatto, che fanno soltanto l'interesse degli ebrei o del governo. Le leggi pili ingiuste nei vostri confronti sono passate, in pt;irlameuto, con il \'Oto favorevole anche cl'ei vostri deputati. .. ». Alcuni arabi: « Ma sono elci traditori. .. ». lvi: « Allora perchè li eleggete? Votate per gente più degna, di cui non dobbiate pentirvi. E non votate comunista, perchè i comunisti non s'interessano dei vostri problemi di oggi, qui in Israele, ma fanno sol– tanto un gioco cli politica internazionale, e poi pcrchè comunisti non lo siete affatto. Voi siete commiisti come io sono un astronauta. State attenti anche alle sollecitazioni esterne in questo senso, non sempre disinteres– satei in alcune località, dove sapevano di non poter contare sul minimo appoggio arabo, i propagandisti del l\tapai lrnnuo fatto circolare l'invito a votare per i comunisti, piuttosto che per il ì\fapam ». 104

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