Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962
im1>orta11tidegli organi dcll'u11ivcrsi1i1, elesse con 6 voti contro 4 il proles– sor Francesco Vito. Anche Montini, che come arcivescovo di Milano 1>re– siede il comiglio d'amministrazione cd è il supremo moderatore della Cattolica, fini per dare il suo voto all'uomo di fiducia del grup1>0 di rnon- 11ignor Olgiati. Il professor Francesco Vilo ha 60 anni, essendo nato a Pignataro J\faggiore, vicino a Caserta, il 21 ottobre 1902. Cominciò a insegnare alla Cattolica nel '29, quando aveva a1>pena 27 anni. Proveniva dalla Gioventù Cattolica, ed era stato membro del Consiglio regionale campano dell'Azione Ca11olica giovanile, <1mrndo ne era assistente ecclesiastico centrale monsi– gnor Domenico Tardini, il ddunlo cardinale segretario di stato cli Giovanni XXllJ. U 1·c1torcdella Ca1tolica è, tra l'altro, Vice-presidente d'e) Comitato 1•ermanente delle « Seuimane sociali dei cauolici italiani», che sono dirette dal cardinale Siri. In un articolo di presentazione del nuovo rettore, 1>ubblica10 in Cro,wcht> dell'U,iiversità Cnrtolica, monsignor Olgiali ricorda che il profossor Vito fu a: compagno di disgrazia» di padre Gemelli nel secondo .scontro automobilislico ca1>ita10 a fra' Agostino, e che con il frate fu ricoverato all1ospcdale di Bellano. Olgiati ricorda 11ncheche il professor Vito è amico del Pnpa, per i frequenti contatti da lui avuti a Parigi con Pallora nunzio a1>0s1olico in Francia cnrdinal Roncalli. Quindici anni or sono, nel 1 45, Francesco Vito non potè mantenere, come abbiamo visto, la carica di pro.rettore della Cattolica perchè gli Alleati lo ritcne\'ano fascista, e lo siesso proCcssor Frauceschini, 1'8 dicembre 1945, inaugurando, come pro-rc11ore, il nuovo 11nnoaccademico, ricordò « l'nbilit(1 e la di1,lo– mazia )) con le quali il professor Vito aveva tenuto i « rap1>orti ufficiali con I<"autoriti', tedesche» durante l'occupazione nazista e la repubbli– chetta di Salò. I maligni ricordano anche che quando insegnava economia 1>olitica corporativa, l'a11uale rettore era un entusiasta, tra l'altro, della carta del lavoro, la <1ualc 1 iicrisse nel numero di marzo 1937 di Vite, e Pen– siero, « fissa una tappn e addita una metu >>. Bisogna riconoscere, per la vl'l'ità, eh(' la meta il profossor Vito l'ha saputa raggiungere. Ora lt· fortune e il prestigio della Cattolica sono nelle sue mani. E non è cosa da poco, 5C si pensa che l'ateneo conta undicimila smdenti. Quando, 1"8 dicembre 1921, (csta dell'lnunacolnta. l'arcivescovo di Milano cardinal Ratti - che divenne poi Pio Xl - panccipò, come legato di 8enede110 XV, all'inaugurazione del primo anno accademico dell'Uni– versil:'1 del Sacro Cuore, l'ateneo aveva poche decine di iscritti. JI numero di s1t1denti scarseggiò anche negli anni seguenti. Nel '26 erano 459. La racohà di lellcrc e filosofia era la 1>il1afTolla1a (153 iscritti), seguita clalla scuola di Magistero (U9) e dalle (acoltù di Giuris1>rudenza (9i) e di Scien– ze politidw (63). Nel '31 il numero degli studenti era salito a 1155 e <·ontinuò ad numcnlarc negli anni seguenti: 6535 (di cui 2006 fuori corso) nel '43; ii38 nel '55; 8468 nel '56; 9794 uel'57; oltre undicimila quest'anno. La facolti1 1>iìisegui1a è quella di Scienze economiche e finanziarie, che conta oltre cinquemila studenti, <1uasi la metà degli iscritti alla Cattolica. La maggior parte dei giovani di quesla facoltà frequenta i corsi serali, che l'ateneo ha istituito nel '46. 96
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy