Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962
a) agli uffici delle Amministrazioni dello Stato, della Provincia, dei Co• nnmi 1 delle Opere Pie ecc.; b) alla carriera diplomatica e consolare; e) agli impieglti superiori ucgli istituti bancari; <f) ai diversi rami del commercio; e) alle diverse manifestazioni della vita economica, politica e sociale dello Stato; f) nlla stnmpn; g) all'insegunmcuto nelle univer• sità e uegli istituti superiori o mcdii. Ognuno comprende l'importanza di questa scuola ... importa prepararsi alla vita )). Prepararsi alla ·vita non vuol dire nitro che prepararsi a conquistare lo Stnto, cd asservirlo alla Chiesa. Questa conqnista, però, non è urgente: il foscismo sta sempre più dimostrando di non essere affatto nemico della Chiesa. Compito immediato delln Cattolica, perciò, è di « preparare il cittadino come la Patria lo aspetta» ed il « cristiano come Ja Chiesa lo anemie ;9, Chiesa e Patria, ecco i due poli intorno ai quali deve girare, e gira, il mondo della scuola di lra' Agostino. • Per questo si comprende - scrive il .Magnifico Rettore nel dicembre 1926 - come in ogni occa• sioue, <1unndo la Patria chiamò i suoi figli, la nostra Univcrsitit (u tra le prime a compiere il dovere; quando la Patria fremette di sdegno per l'attentato compiuto contro il Capo del Governo, prima inorridì e poscia !'ingraziando lddio che volle sve11ta10 l'insano proposito lo pregò perchè tdl'lrnlia dia gran<l'ezzn uellu pace e uel lavoro». Questo non è che il (>rimo, forse, degli atti, tutt'altro che formai.i, di ttdesione al fascismo cli padre Gemelli e della Cattolica. Fra' Agostino non 1>resela tessera del Jl.N.P., ma indubbiamente rese al regime servizi. rnoho pii1 importanti di quelli che seppero' rendergli perfino i maggiori gerarchi. ~ella Rela:ione 1>erl'anno scolastico 1929.30, il Rettore lo sollo• linea 1>8r1icolarmente: « Orn <1nesta dolce ambizione di dare all'Jtalia cittadini fedeli, onesti, capaci ... l'abbiamo servita fin dal primo giorno in cui questo Ateneo si è aperto. L'abbiamo ancora più tenacemente servita il giorno in cui il fascismo trasformava con atto coraggioso la legislazione scolastica che il liberalismo aveva imposto come un giogo di sohiaviti1 ... .Molto ci è staio dato, molto pii1 dobbiamo dare alla Patria nostra ». Bisogna riconoscerlo, però: In Cattolica proclamava In sua « dolce ambi– zione » di servire « la Patria ,, perché era la Chiesa che lo voleva. Fra' Agostino aveva intuito che servire il Cascismo era indispensabile, perchè utilissimo alla Chiesa. Non s'era sbagliato. Nell'aprile del '29, all'indomani del Concordato, ipadre Gemelli poté quindi con vi,,a soddisfazione dedicare un numero straordinario di Vittt e pe113iero alla « com1>osizione della Questione Romana " c nell'editoriale, tanto significativamente intitolato « Per la nuova Italia », scrivere del « nuo,,o trionio dell'idea papale"· La C1111olica,dichiarò il rettore, opern « per il rinnovamento s1>irituale della unzione», perciò, con In « composizione della questione romana )) osiamo dire che anche 1)er l'Universitit Cattolica si aprono ormai nuovi orizzonti. Molti dubbi sono scomparsi, molle ansie sono cessate ... ». L'adesione di Gemelli e delln Cattolica al Cascismo si faceva tanto più piena e senza riserve, quanto pii1 il fascismo mostrava di essere uno stru– men10 clf•lla Chiesa. All 1 indomnni del Pallo a Quattro nel luglio 1933, Gemelli scrh 1 e .!IU Vita e Pc,1.1icro: « Pare che la provvidenza particolar- 83
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy