Volontà - anno XV- n.1 - gennaio 1962

tivismo e dal Ceudalesimo per crear– si una civiltà industriale, unn socie– tà moderna all'avanguardia della tecnica e del progresso cd è ant·o– ra questa parte del mondo rhe aiu– rn la lotta di emancipazione dei po· poli coloniali contro lo barbarie colonialista delle graudi democrazie occidentali. Ancora più Incile in campo interno è dimostrare come tanti rampioni della clernocrazia ita– liana siano praticamente legati agli interessi antisociali elci gruppi eco– nomici dominanti mentre il partito comunista si fa portavoce della pro– testa proletaria e popolare. E' fa,·ilc per i comunisti uscire belli da mia lolla <·ontro avversari pii'1 brn11i e sporchi di loro; ci,;si hauno la forlunn di dover rispon– dere sollnnto a tesi di formalismo democratico vecd1ie di oltre un se– colo che il sociulismo aveva supe– rato al suo primo apparire in Eu– mpa. Non sono i problemi della demo– crazia che ha mr~so in luce la de– nuncia dei clelit1i di Stalin, ma i problemi ciel socialismo. La critica di una demo,·razia p;csuiticu e vncil– Jante non concla1ma ma assolve i di– rigenti comunisti; la vera critica che può mettere a nudo la loro fnJ.,ità è soltanto una critica socialista, una critica che si richiama all'emanci– pazione rompleta dell'uomo chr è propria del socialismo. J,a ,·olpa o mancanza del re~ime sovietico non consisle nel non aver reni izzato la democrazia politi<'n, bensì 11el non aver realizzalo il socialismo, pcrchè lo Stato-p,1clronc ì· la mcnzog.na clrl socialitimo, comr la t°lf'lllOl't'azia par– lamentare è la menzo~na dellu li– bertà. Tdc111ificare la lihn1ì1 nella rappre~cntanza parlamentare quan- clo non è mala(cde è un errore del– lo spirito come quello di ~dc,~tifi– care il socialismo nella direz1011c capitalista dello Stato. . Come in tutti gli errori dello spi– rito ne deriva una falsa scissione: in questo caso la scissione ira li– bertà e universalità dell'uomo, per– chè il socialismo è la realizzazione dell'universalità umana nella soci<·– tà in quanto superamento delle di– visioni di classe. Non esistono sdop– piamenti dello spirito: libertil ccl w1ivcrsalità sono la stessa cosa an– che uel ]oro realizzarsi storico. Non esiste dunque antinomia fra lib<'rtà e socialismo perchè il socialismo in quanto società senza classi e pro– prietà sociale della produzione ri– ,-olve in modo definitivo nnchc il problema della libertà. Il socialismo in quanto tale è anche liberLà n:,;;– ~oluta di pensiero e di associazione pcrchè non c'è nulla da temen· quando si è tolto l'unico strumenlo di tutti i delitli contro In sociclZl umana: il potere. E il socialismo non è una determinata forma di po– tere ma l'eliminazione ciel potel'C stesso disciolto nella sovranità real<' df"I popolo e delle sue organizza– zioni sociali per l'amministrazione delle cose. Se un'accusa storica si può muovere al rcµ-ime sovietieo Ì:: <1uella di aver impedito il for– marsi del sociali~;ino in Ru~sin eh(' sta\a appunto nascendo dall'attivi– ti1 sovrana dei sovietici in quanto libna associazione del popolo ~o– \'l'apponendo ad esso il potere po– litico dal quale sono nati - come venni <lai fango - nuovi egoh,mi di classe. I.Ai critica socialista esige oggi dai dirigenti comunisti un atto di sin– cerità: quello di clcllnirsi ciò cl 1 e

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