Volontà - anno XV- n.1 - gennaio 1962

gore negli ambienti rivoluzionari, cd anche in Sf'no alla battagliera Fede– razione Anarchica Uruguayana. Il panorama è completamente diverso nel Brasile, contine_nte pili che nazione. Là i problemi si risolvono pili che con le formule con ti tempo: le situazioni più incsLricabiJi evolvono acl un ritmo tale che all'ostacolo giudicato catastrofico succede, poco dopo, ed a volte, una larga apertura. Oppure accade il contrario. Tuttavia a questa potenza in rapicla espansione manca ancora e sempre un movimento sindacale di dimensioui proporzionate alle inclustde delle città. Il sistema corporativo, messo in piedi dal Presidente GetuJio Vargas, e la sua vasta burocrazia sindacale di Stato, è in via di disfacimento. Due tendenze si sono manifestate recentemente che potrebbero sostituire quel sistema: la prima « il movimento di democratizzazione sindacale >>, tenta cli raggruppm·e i sindacati esistenti dandogli un nuovo orientamento. NelJe mozioni conclusive del suo congresso a San Paolo esso dichiara fondamen– tale la credenza in Dio, rivendica le liberi;\ essenziali Lra le qua]j quella della libera iniziativa. E' costituita da molti cattolici tra i quali un gruppo tradizionalista il cui anticomunismo corrisponde alla di(esa di certi interessi industriali e fondiari. Tuttavia, nell'attuale congiuntura brasiJiana questo movimento rappresenta un progresso rispetto a] sistema essenzialmente corporativo dove i salariati non avevano c1irillo nè alla parola, nè alJa direzione dei loro propri sindacati. La seconda tendenza si chiama (( di rinnovamento sindacale n. Tra i suoi animatori sono degli ex-membri del partilo comunista brasiliano che da pili di un anno hanno rotto con il par– ti Lo e si sono dedicati esclusiva men le al lavoro sindacale. Il movimento si sforza di mantenere uno strello conta110 con le imprese, i servizi pub– blici, gli uffici, e si definisce una corrente di base. Il mosaico è altrettanto complicato nel versante atlantico. Nel Cile rit_roviamo molte condizioni_ per la ricostituzione di un movimento ope: ra10 fort~. Invece, I_a forza smcl~cale si Ca sen1ire in rare occasioni, non ha un pensiero proprio, non ha prospettive ed è molto confusa. Esistono dcli~ ~randi org~nizzazioni: gli impiegati, gli insegnanti, i ferrovieri. Una trad1z1one. ~he nsale ?Ile società cl_i resistenza e alla I.W.W., non ha spez– zai? de6n1t1vam~nte 11 suo fil~. Situazioni di una sfacciata disuguaglianza S?<"iale, pr_oblem1 fondamen!ah comf" la riforma agraria, esigono una poli– tica operaia senza demagogrn, ma senza timidezza. I mali sono,. ~i?graz~atamentc, tanto numerosi quanto le possibilità: u~a. est~ema polit1c~zza~t0ne <~e_lleorganizzazioni sindacali, l'assenza di n11_litant1preo~c~pau_ d?1 comp1t1 quotidiani e nello stesso tempo coscienti ?c1 loro compiti so~tal1, una co~ruzio?e dilagante. Ogni partito possiede il suo <( c_omando >) sn~d.aca!e, _ede o:a 1. rappresentanti politici che si anno– d~n~ e SL sno1a110 gli 1ntrigh1 _legali a, giochi governativi e alle prepara– z1om elett_or?h· Gro~so modo s1 può dire che la maggior parte delle que– stioni sociali non siano esaminate nell'intento di trovare una soluzione 54

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