Volontà - anno XV- n.1 - gennaio 1962

Domenica pomeriggio assisto a una ,liscussioue davvero seria, cui p.ren• dono parte tutti i (amiliari: chi con rabhia, chi con volontà cli rivolta, chi con spirito di rassegnazione. La figlia è appena tornala dalrufficio po• stale, dove ha ritirato il suo stipendio; ma il modo con cui è stata trattata dal cassiere, l'ha fatta star male: invece di restituirle la carta d'identità con un gesto normale, gliel'ha schizzata indietro con oslentato disprezzo, mediante quel colpello dell'indice dal pollice, col quale i bambini sparano le cicche. 11 documento, attraversato ohlif[Uamente tutto il banco, se n'è arrestato sul ciglio, come per miracolo; e lì ha comincialo n dondolare, indeciso. ,, Per fortuna o per disgrazia, non lo so nemmeno io, non è caduto ed io non ho dovuto abbassarmi a raccoglierlo; altrimenti avrei protestato, anelando su fin dal direllore. Anche se so benissimo che non serve a niente, perchè l'ho fallo altre volte. Il clirettore può arrivare a chiamare il cassiere, e a far sì che mi chieda scusa; ma questi la volta dopo (arà lo stesso, o peggio. Ho la pelle dura, ormai e non me ne importa più nulla di ottenere scuse formali; anche se ne ho doppio diritto, essendo, come assistente sociale, un pubblico ufficiale. Solo ancor oggi non capisco, perchè alcuni ebrei ce l'abbiano, oltre che con gli arabi, anche con noi ... E ci sono delle cose più fastidiose di questa, che in fondo dipende dalla maleducazione di una sola 1>c.rsona: ad esempio il non poter dormire in uno dei villaggi assegnatimi - come talora esigerebbe il lavoro, talora la mia stanchezza - senza uno speciale permesso dell'autorità militare, da richiedersi ogni volta ... ». Il padre non è d'accordo con la figlia, (( perchè la protesla è un diritto che bisogna sempre esercitare, anche se costa Catica e spesso non dà alcuna soddisfazione >); 1a madre interviene con espressione preoccupata ma sol– tanto in armeno; il figlio mi ammicca, mezzo divertito mezzo contrariato. per sottolineare i punti più importanti e mi traduce a richiesta gli inter– venti in armeno che giudica più significativi. Quando arriva un'amica della figlia, araba e anch'essa assistente sociale, la discussione si allarga e vien fuori un altro racconto interessante. Costei - un hel tipo di donna meridionale, bruna, solida e ahbondanlc - un paio d'anni fa era stata licenziata dal municipio di S. Giovanni d'Acri. senza motivo plausibile, senza preavviso, senza indennità e malamente. soltanto perc"hè il suo modo cli concepire l'assislenza sociale e di prestarla alla popolazione araba differiva tropro dalle idee del sindaco, ebreo. e la sua {accia non gli era lroppo sim1>atica. Bultala fuori dopo una « sin– cera» discussione col sinclaco, rimasta senza la,,oro e senza stipendio. aveva (allo ricorso, tramite il pil, grosso avvocato d'Israele ( poteva ben permelterselo, provenendo da una solida famiglia borghese di Haifa), aJla Corte Suprema di Gerusalemme; e aveva vinto la causa: riot1enenclo il posto, dodici mesi di stipendio nrrelralo e tutte le spese processuali a carico ciel romunc di Akko. (( Bene - commento io - questa è unn dimo– strazione che in Israele la giuslizia Funziona. a differenza di 1anti altri paesi, più vecchi o più moderni. Tn Italia un sindaco democristiano che butta foori un assistente sociale comunista o socialisla, è all'ordine del 37

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