Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961
di dissidio Ira riformisti turttliani e intransigenti socialisti 42 esprimeva la certezza che « i socialisti. iolran• sigcnti di oggi, saranno i forvcnti a– narchici di domani >1, fondata e non senza ragione era la domanda rlclln prdesa scientificità della socialclcmo– crazia,0 semine affannata ad ostcu– tnre una pulente di (< ortodossia >i e <li (( vcritù », e dell'abusato schema ideologico che stabilisce una diretta relazione tra l'arretratezza cconom!– ca e l'esistenza di persistenti formP. di espressioni anarchiche nel movi– mento operaio e contadino, qualifi– cate come manifestazioni di menta– lità piccolo borghese. La polemica contro il socialismo cosiddetto scien– tifico positivamente concludeva in unn concezione pluralistica ciel 1110,·i– mento operaio e della lotta contro il capitalismo, e contemporaneamente valeva come permanente richiamo e stimolo ad una affermazione sociali– sia e colleltivista dell'iniziati,·a anar– chica, cui veniva ricondotta la stes– sa ala individualista del movimento )iberlario, cioè l'altra anima dell'a• narchismo."" Ma nel Libertario, giornale di bat– taglia, orgnno di agitazione e non di discussione e approfondimento lCO• rico. i molivi ideologici, i rifcrimcn– li culturali, le suggestioni c la stes– sa intuizione della contraddizione tra liberti, e autorità restano sullo sfon– do; quello che emerge è invece la esemplificazione attuale, la denuncia irnmeclinta del carattere concrela– menle anlilibcrlario delle l"gislazio– ni « progressi.sie », quella sociale di Giolit1i ( verso il quale Ja polemica 42 id. 30 luglio 1903. • 3 id. 20 agosto 1903. 44 id. 23 luglio 1903. del Libertario è violentissima, talchè lo si definisce « cinico mestierante » e il suo go,·erno la « dittatura del• l'on. Banca Romana »), o quella an– ticlericale in Francia. 0 Del « libera. Jismo corruttore >J di Ciolilli In cri– tica libertaria denuncia il carattere strumentale, a fini di conservnzione, che per una apparenza di libertà co– sta ai socialisti non soltanto la ri– nuncia alla prospettiva rivoluziona• ria c il conseguente abbandono dei principi del socialismo, ma quel che è peggio, un ruolo di fiancheggia. mcnlo e di coperlura dell'azione del– lo Stato e della polizia: costa cioè ai socialisli un'iniziativa allivamente conservatrice, e non solianlo in ter– mini cli rinuncia ((pralica » all'in– surrezione, ma anc11e in lennini di perrnanente Cruslrnzionc dell'istinto rli rivolta, che finisce in un vero e proprio tradimento quando implica anche la rinuncia alla solidarietà con i rivoluzionari e con tulle le vittime della persecuzione, e <Jlrnndo accet– ta la discriminazione antioperaia e antianarchica. Contro <1uesto « socia– lismo tli polizia» - secondo l'effi– cace immagine di Landnucr - è di– relln Jn polemica del libert.ario; il giornale nella rubrica dal titolo ((Li- bertà consolidale >1 ( che è appunto lo (< slogan » della propaganda del riformismo socialista) pubblica pun– lualmcntc il triste elenco di tulti i s11questri 1 di cui è fatta oggetto la stampa so,•,•ersiva, e nel 1908, pub– blicando l'appello « In cliCesa della libcrlà ,1,"' alle mistificazioni ciel so- ° Cfr. per esempio l'articolo << La 8CI• ta » di Farinata ne Il /.,iberlario, 16 luglio 1903. " /l l,iberlario, 18 giugno 1908. L'appello 717
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