Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961
lro e pcrifcricamcnlc il polcrf', Jo scuote e disorgani1.za, ne scardina la macchina di opprc:,gione e ,•iolcnz2. rendendo in tal modo J}iÌI facile per tutti gli scontenti. per il 1>opolo, per gli 01>erai e i contadini in primo luogo, sollenrsi, rcsislere all'oppres– sione, gromuovcrc la crisi degli « al– ti di disubbidienza e di ri,•olta •· La critica libertaria al riformismo Abbiamo detto Jcl legame cl1e uni• ,·a Il Libertario col movimento siu– clacale spezzino, e fin dnl sccou<lo nu– mero del giornale, in un articolo chiaramente progrn111111111ico,'° Cur– louche indic1n•11 ncllu pnrtccipuzio– nc alla org11nizz11zio11cprolcturiu un obbic1tivo irrinunciabile dell'anar– chismo siu per comh1111cre in es– sa l'op1}or111nismo socialdemocratico, sia quale reale scuola di autonomia operaia: JI partito della democrazia ,oriale è di– ,·enlato onnai un partilo quui c.ch15i,•a• menle 1,olitico, dimentiundo i priociJ>i e lt finalità in nome dei quali è ..orto cd in cui ha trovato nei primi te11111ila 1ua ngioo d"essere. Et.SO non può nere ncuun■ fun– z..ionepntica nd prepanre l"anenire, petche (: tu110 oecupalo nel 11JTM.nlee 10pnllut10 t1elle miserie parlamentari, nelle partigianc- 1ie sterili e nei pettegoluai pcnonoli; e n("J11>11re 11uò nplinre un·111i,•itÌI mollo e(. lir:ice per quello che concerne i migliora• menti immediati t.lelln daue operaia, 1iereht' nr.ii 5a che 1uhordinare continuamente la ne, cssità dello lolln cli clnMe olle opportu11i1à poli1iche. Cli n1111rchicientrando nel movi– ml'nto operaio possono i111primcro alle orgn• nizzn1;ioni proletarie 1111 indirino !K'hicllo• mente rivolm<1ionorio, ,cmm bisogno tli tro11, sa,ioni e di co111promeui. ,o Il Liberrnrio, 23 luglio 1903. Più avaati, csprime\'8 fiducia ncl– l'autocoseieaza dei 1a"oralori e nel– la loro capacità di autogo\'erno, ed additua l'esempio dei compagni a• narchici francesi i quali !IOll0 riu!Cili a far preulere in ,e_no ai !indacali operai i loro metodi ed a cpu• rare le &rse del Larnro dap:li elementi equi– ,·oci. Diffidare delle inlromi»ioni 1iolitiche che al morneoto buono O!h1rolerebbero 1>er fono di cil"CO!tanze l'atta«o dirello rontro la proprietà. e lo Stato, vale a dire lo Kio– pero generale e la ri,·oluzione sociale. La partecipazione alla organizza– zione operaia non significava riuun• eia all'apostolato specifico dell'anar– chismo, alle sue trudizionnli forme rii lotta e di propaganda, ma anzi un potenziamento cd un rndicnmcnlo al, In concretezza della siluazionc rcu– Jc. Le parole d'ordine clcll'antimi• litarismo e dell'anticlericalismo re– sla,•ano elementi di differenzia1.ione della presenza anarchica ciel rno,•i– mcnto operaio: Li!IOg:nacombattere il cleriuli,.1110 e questo !i lle,·e fare nè con le smargiauale dei man– !ia1>re1i. nè con le leggi, pcricolO!e alla li– bertà, oonlro le oongreg:ationi, bcn!Ì oon la pro))agaoda della cultura !M.'itntifif'•, rhe dt'– ,·e abbattere lutte le di, inità e tutte le reli– gioni (ciò che i Mliiti antiderirali non I~ ~no ,·olctt). Lolla al militari~mo i~tillando il lCntimenlo della dignità umana ... Cli anar– chici hanno un compito molto vai IO e molto CASi po»0110 fare anche qui in llalia sol l"he abbandonino le viete' disquisitioni sull"ori•· ni:nai;ione di 11ar1i10, le formule vaghe, le chieccherate inefficaci, le teatralità 111pcrfl11c e si diano un po' più ull'azionc pratica. ha• sala ~ullo piil ampia lihcrtà e 11101111 dallo molla potente dell'iniii11tiva inclividualc. Il fotto lutlavia che coslante fosse il richiamo alla organizzazione 011e– rai11uoa sigaifica che Il Liberltirio si 71:i
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