Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961

speciale rubrica del Libertario, che continuò finchè nel febbraio del 1904 non -5-i 1entò di pubblicare nuova– mcnle a Genova un giornale anar• chico, L'Allarme. L'iniziativa questa volta non era partita da Genova. L'Allarme, di cui era ispirato·re Domenico Zavattero, si sarebbe dovuto pubblicare inlalli a Torino fio dalla metà di gennaio del 1903, e per questo, già allora, erano state raccolte, prevalentemen– te negli Stati Uniti, circa cinquecen– to lire. L"impossibili1à di tro,•arc in quella cillà una tipografia disposta a .3tampare il giornale aveva costrello gli anarchici torinesi a fondare una tipografia proprio, La Solidaria, nel giugno del 1903, ma ancora una vol– ta, per l'arresto dello Zavattero, si era dovuto rimandare la pubblica– zione del giornale. Infine, rimesso in libertà lo Zavattero nel settembre, non si era trovato in Torino nessun anarchico disposto ad assumersi la gerenza del giornale, e lo si era do– \'ulo pertanto lare uscire a Genova, sotto lu respousabilità di Olinto Fcr– rari, stampandolo presso la tipogra– fia Operaia sita in Vico Alabardieri. 11 Naturalmente L'Allarme gravitava verso il Piemonte, ed era portavoce dei gruppi anarchici di quella r<'gio– nc. Anche in Genova tuttavia esso trovò una discreta accoglienza, spe– cialmente nell'ambiente dei lavora– tori portuali, in virtù soprattulto del– Ja campagna che esso condusse con• tro i dirigenti riformisti delle orga– nizzazioni di resistenza. Complessi• vamente se ne stampavano circa tre– mila copie. Tra i redattori, ol!rc lo Zantttcrn, erano Angelo S1e!anet1i, 11 Cfr. l'Aflnrme, a. T, n. l del 18 fcbLr. 1904. 704 Agostino Ta,,erna, Giovanni Giussa– ni e Gustavo Telarico. 12 L'Allarme ebbe breve vita. Stando a1le informa– zioni del questore, del resto in qual– che modo conformale dagli echi che di questi fotti possono rintracciarsi sulle pagine del Libertario, la morte del giornale sarebbe stata ancora una volta pro,•ocata dai dissensi sorti al– l'interno del gruppo anarchico geno– vese che ne sosteneva la redazione. In data 22 agoslo 1904 così riferiva il questore al. pre(etto di Genova: Sorti llissidi anarchici cd individualisti, e dato il non lieve debito verso la tipografia ... vcunc sospesa rcccnlcmente (col n. 24) la pubblic:u:ione dell'Allarme, sospensione che con tutta probabilità diventerà definitiva. I dissidi di cui SOJ>ratrassero origine ,lal– l'atteggiamento che assunse J>Cr primo il noto anarchico Taverna Agoslino Vittorio, il quale si ·addimoslrò propenso all'ideale degli anarchici slirneriani, fratelli Attilio e Ludovico Corbella. Si ebbe J>ertanto il Taverna allacchi llai correligionnri coope• ralivi.~ti tanto che egli si indusse ;i negare c111alsial'iappoggio al periodico Alforme al quale mancò cosi uno dei migliori coeffi– cic11ti, poichè il Taverna fra le altre era il migliore colletlore a pro dell'Allarme. Anche i fratelli Corbella, con le frequenti loro conforenze a pagamento, tenute ))rima di essere boicottati dai dissidenti dalle loro teorie, coucorrevano non poco a dar van• taggio all'Allarme. Non ancora cs1111rito il cli.ssidio suaccennato, si verificò altro scre– zio fra gli anarchici individualisti e coopc• rativisti poichè, quest'ultimi che dirigevano reccntcmcnle l'Allarme, vennel'O acerba– mente censurati dagli i11dividui1listi i quali tacciarono i diretlori di detto periodico di avvalersi rlel giornale per interessi privati. Allora il Sch·i Vit1orio e lo Stefanetti Angelo (direuori). visti gli allacchi cui era– no fatti segno e date le cattive condizioni 12 A.S.G., Carte della Prefettura, 336, «L'Allarme"·

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