Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961
proprio conlo c rischio le decisioni per poi imporle alla base. E' molto im– portante smentire tali infondatezze >>, Di seguito si fa constatare che dal 19 luglio 1936 al 26 novembre 1937 si tennero, in Spagna, 17 plenos nazio– nali di regionali e {(assommano a decine i ple,ws di ogni regione locali e provinciali ( ?••. ) e vari congressi di sindacali >), E poi: « l'attuale Comi– tato Nazionale, che è in carica dal novembre 1936, ha rimesso all'Orga– nizzazione llO circolari dirette ai Sindacati, e, dal 4 ottobre al 17 novembre, 14 circolari dirette alle Federazioni locali e Comitati provinciali"· Si aggiunga che, dal 18 maggio al 21 ottobre 1937, sono stati emessi 21 numeri del 1c Bollettino di Informazioni » e dal 18 giugno al 7 novern. bre, 15 numeri del <e Bollettino di Orientamento J,it.erno )) e, ultimamente, tre numeri di un bollettino diretto ai Sindacati e nei quali si sintetizzano le a1tivi1à del << Comitato Nazio11ale >). IU quanto ai plerws tenuti, lo stesso rapporto previene che « in una svolta come l'attuale, circondali da avversari poli1ici e da nemici .imbo– scati e di fronte ad un alluvione di adesioni idl'Organizzazione, e sulle (tuali non è stato possibile effeuuare degli accertamenti a Condo, per co– noscere l'esalto pensiero e i precedenti, è facile immaginare le discussioni inlomo ai problemi nelle riunioni dei militanti, e come gli avversari ed i nemici conoscano immediatamente le decisioni adottate ». Più oltre prosegue: « Non può sfuggire a nessuno di voi che ·i pro– blemi che bisogna studiare in una situazione come quella che attraversa la Spagna, sono, a volte, tanto complicati e delicati che dovrebbero essere co– nosciuti solo dai vecchi militanti, con un'anzianità anteriore al 19 luglio ,1. Il rapporto spiega, inohre, come sono preparati i Plenos Nacionales de Regio,wles: (( Il Comitato Nozio,wle Ji convoca per circolare, con l'or– dine del giorno e le varianti aggiuntive. I Comil(lt.i Regionali passano la circolare alle Federazioni locali e provinciali o ai Sindacati secondo la delicatezza dell'ordine del giorno. Convocano riunioni allargate di militanti e nelle quali si discute l'ordine del giorno e si adottano le soluzioni che sa– ranno, poi, portate nei Plenos Regionali dei locali e provinciali, le cui decisioni sono portate dalle delegazioni dei Comitati Regionali nei Plenos Nazionali dei Regionali. In questo modo, sempre partendo dal principio del sindacalismo libertario, deJla legge della maggioranza, si a<lollano Je risoluzioni atlra\'Crso la discussione e gli interventi dei militanti su tutti i problemi )J. Tutta questa dettagliata spiega'zione non dimostra che una cosa: che nella C.N.T. di quell'epoca il federalismo funzionale era completamente assente. Il numero eccessivo delle circolari inviate ai Sindacati dal Comitato Nazionale dimostra che tale organismo si era cretto in macchina di con– segna. Non è regolare che uu Comitato superiore tenga relazioni diretta– mente, e con tanta frequenza, con gli organismi di base e utilizzi i Co11iitati intermedi come uffici postali. Le relazioni normali dei Comitati superiori sono quelle tenute con quelli intermedi. Lo stesso può dirsi dell'eccesso dei plenos nazionali, sopratlutto quan– do non hanno origine dalla stessa base organica: l'assemblea degli iscritti. 692
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