Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961

Sia perchè mancasse la preparazione, sia perchè si maniiestarono nel BUO seno serie discussioni, tra i militanti di base, Ja C.N.T. declinò, in quel– l'occasione, la propria partecipazione alle responsabilità del governo. Vi erano da vincere, possibilmente, alcune resistenze e tentennamenti. Di vin• cere si incaricarono i Plenos de J{egionales celebratisi a Madrid dal 15 al 28 settembre. Il primo di questi Plenos elaborò un piano di ricostruzione dello Stato << in un organismo nazionale che aveva la facoltà di riassumere Jc funzioni di direzione nell'aspetto difonsivo e di consolidamento nel– l'aspetto politico ed economico. L'organismo non si chiamerà governo ma Consiglio Nazionale di Difesa. I ministri si chiameranno delegati e rappre– senteranno le tendenze politiche dottrinali e non i partiti ( marxisti, cene• tistas e repubblicani) e i ministeri saranno trasformati in dipartimenti, L'esercito sarà convertito in rnilizia di guerra, la polizia in milizia popo• lare e i comandanti militari in tecnici militari. Saranno mantenuti al posto di presidente del consiglio Largo Caballero e di presidente della Repub– blica lo stesso Manuel Azaiia. Il programma economico stabilirà la socializ– zazione delle banche e dei beni della Chiesa e degli agrari, della grande industria e del commercio. « La libera sperimentazione rivoluzionaria eco– nornica )), sarà ufficializzata ed armonizzata con la <e marcia normale del– l'economia ». Il Pleno del 15 settembre decise di far conoscere il progcllo alla U.G.T. aJla stregua di programma di alleanza sindacale. A parte una certa audacia di tipo economico, balza subito all'occhio che il Consiglio Naziomile di Difesa, non era altro che un governo sotto un altro nome. La stessa constatazione ispirò a Largo Caballero - incaricalo di ricevere il programma in <1uanto segretario generale dell'U.G.T. - un forte argomento per respingerlo. Il piano cenetista dissimulava uno spi– rito di capitolazione, e tale spirito non poteva sfuggire al capo del go– verno e segretario generale della U.G.T. Come era prevedibile il progetto fu respinto in pieno. Il punto più forte della posizione sindacalista libertaria consisteva nei poteri autonomi. della Catalogna e tlcll'Aragona e nella configurazione federalista che andava assumendo la zona repubblicana. A parte l'auto– nomia della Catalogna, ora piì1 ampia che mai, esisteva uno stato autonomo di fatto nella parte dell'aragonese liberato. Nel Levante il Comitato Esecu– tivo Popolare, aveva sbarrato il passo alla Giunta Delegata del Governo Centrale. li 2 ottobre le Cortes concessero l'autonomia al Paese Basco. Alla metà dello stesso mese si costituì a Praga il primo Consiglio di Aragona esclusivamente anarchico. Nel dicembre si formarono la Giunta di Difesa di Madrid e il Consiglio Regionale delle Asturie. Questi avvenimenti fede– ralisti non tanto vasti ma nettamente popolari in tutta la storia spagnola, di fatto già esistente ai tempi della campagna pro Consiglio Nazionale di Difesa, erano trionfi molto poderosi nelle mani della C.N.T. Però Jo spettro rivoluzionario incarnato dalla C.N.T. spaventava i nazionalisti borghesi e cozzava bruscamente con lo spirito accentratore congenito del socialismo 689

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