Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961
lì, istintivamente, "ede scuq>re un 1>robabile a, vcrsario, anche se tal– volta può accordarsi per fini parti– colari 1 , Attualmente, nel gigante• sco gioco politico cd economico che non investe pili, come un tempo, limitate regioni europee; bensì si espande su tutto il pianeta e sta per varcare anche gli spazi celesti con un'avanguardia di missili verso il regno che dovrebbe essere esclu– sh•a proprietà degli angeli e dei santi; attualmente, ripetiamo, l'at– tenzione della Chiesn è polarizzata sui due pili grandi blocchi che ma– terialmente e ideologicamente si contendono il dominio del mondo. Tutto questo, in sè, ha nulla di straordinario: è politica <1uotidiaoa alla portata anche del semplice uo– mo della strada. Qncllo c.h'è mc.no evidente, come abbiamo rilevato poco {a sollo un aspetto religioso, è il fatto che il cattolicesimo si trova praticamente in secondo piano di fronte ad una dirctln influenza snlla scacchiera po– litica delle due maggiori forze mon– diali. Per il momento deve nccon– tcutarsi di acquistare posizioni pre– minenti nei paesi ove il cattolicesi– mo - pur essendovi 1>rcdon1inante sia per tradizione o 1>erdiritto co– stituzionale - incomincia essere o– stacolato, se 11011 1>roprio da un'a– zione diretta, ma sicuramente da u– na significativa indifferenza popola– re, che col ten1po finisce col J>resen– tarsi pila dannosa di una concreta a,•versione. La Chiesa teme •- e tale timore 1>uòbcni!ls:imo n,,erc qualche giusti- 1 Qualche 11udio,o di falli !OCiali 1>revede !M!l'$i110 un accordo, almeno tem1>0ranco. tra 1>apato e ~munismo. ficnzione - che i due grandi con• 1cndenti, l'U.H.S.S. e gli U.S.A. fi– niscano per trovare una formula di accordo. Certo non per esclusiva bon1i1 dei politici in causa, ma pu– re, e forse 1nincipahnente, pcrchè i capi sono inquietati dalla spaven– tosa potenza degli stessi armamenti lu <1unle oon garantisce piì1 alle classi dominanti che le ntroci con– seguenze della gucrrn, come avveni– va un tempo, saranno esclusivame11- 1e risanate dalle umili forze del la• voro. Un simile accordo - certo gran– demente preferibile ad uh pazzesco duello -· da un punto di vista mo– rale e 1>olitico porrebbe in primo pinno due grandi virtù dei gover– nanti in cnusn: una cffetti,•a buona volontà da parte del comunismo, ed una altrettanta ragionr-volezza da parie di un capitalismo che in gran– de maggiornnza, spiritualmente, di– !-Ccndc dal ribelle Lutero. Sappiamo bene che la realtà dei falli non è possibile separarla, di– remo pure eon ingenua sempliciti1, in due colori distinti; poichè come esistono milioni d'indh•idui che so– no cattolici solo in superficie, vi sono ahrettanti milioni di protestanti che sono sicuramente indifferenti al follorc religione. Ma bisogna tenere 1,rl'scnte che per la Chiesa cattoli• n l'auo formale conserva sempre una significativa importanza; anche se le sue personali1l1 piì1 perspicaci comprendono benissimo che i fatti, per se stessi, sono bCJ1 piì1 complcs• si e non tanto pieghevoli sotto l'in– trnnsigenza dei dogmi. Ad esempio, nell'ultimo <'Ongrcs!IO cucaristi(·o S\'oltosi a Catanin. è stata solennc– menle proclamata la consacrazione di tutta l'Irnlin al (l f'uorc deJla ma- 657
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