Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961
tà non manchino dei grni ostacoli per una aimile realiuazione. In primo luogo facciamoci una domanda: in caso di accordo pii1 o meno sostanziale, chi, in definitiva sarà al comando dà tale grandiou unità cristiana? 'on è difficile in– tuirlo, J>Oichè si è sempre ,,arlato, da parte di madre Chiesa, di peco– relle che si sono aberratamcnte stac– cate dall'ovile materno, e non di madre snaturota che di 1>ro1,ositole abbia scacciate nel regno dei lupi... S0110 qursto aspelto è ahrettanto fa. cile comprendere che il protestan– tesimo non può c~scrc tonto disposto a so1tomettnsi incondizionatnmcn– tc: glielo imprdiscc una complessi. là di fattori <'hc in quattro secoli si sono ormai tcn11c("mcnte radicali su dei popoli •·he Ili ,,ossono coneide– rare i pii1 evoluti, e {luindi non fn. cilmcnte inAuemrnbili dnlla tcatra• lità latina. li cattolicesimo può SllC• rare qunlco·sa di concreto dalle CO· muni1à ortodoYc. dalle quali è di– viso ~olo per una quet1tione di rico– noscimento autoritario, cioè dal non riconoscere il papn come vicario di Cristo e <1uindi ca,,o 8uprcmo e vi$i– bile di tutta la crislianilil 1; mc.nlrc che il pro1estantc11,imoinvcslc ragio• ni di m~lodo, di dottrina e di costu- 1 Riguardo agli ortCHIONi. and1e per il fano che in buon numero ,i lroHno ,otto regimi Nmuni.sti, ~ 1>revedihile una effeuin riconciliazione con Roma: ciOC il riconoee.i• menlo del p11111 come loro <'ll)O 1pi,ilualf!. Lo 1teuo comuni11110, per ragioni lattiche, po1n::hbe 11011 ilimo11r11niavverso 11d un 1i• 111ilcnccortlo; oppure tlimoalrnui a.uolulo, mente indifferente Wlr'90 uno queatione che aln1cno tolto 1111 1111ct10 formale, può htni .. .simo ritcnue di ncaun JlCIOcirca i problemi che invc,tono la ,ocictà. mc le quali non possono essere !OV• venite da un po' di nero sul bianco. Si parla ·- ed è possibile che sia efTettivamenle nelle intenzioni alme. no di una parte delle gerarchie cat• eoliche - che il papato, pur di ot• tenere un simile ritorno, riguardo al protestantesimo sarebbe disposto a importanti riforme; se non uei suoi principi teologici, ma almeno di CO· stume o di carattere (ad escn11>iola abolizione della funebre veste ta– lare o il permesso, sia pur iub-con.– ditione, del matrimonio ai 1rncerdo. ti). Per ora son.o certamente i1,ote• si, comunque si IHHl loA"ic11nwn1e pensare che senza particolari e re• ciproche concessioni non si possa realizzare la cosidctta unità univer– sale di tutti i cristiani. Noi però impostiamo i nostri ar– gomenti come si trattasse di un e– "ento sostanzialmente simile ai ten– tati"i già compiuti dal papato in C• J>Ocheanteriori; e quindi arrischia– mo di lare la figura, per così dire, di essere fuori fase con In storia io atto, e quindi anche la figura di poveri ingenui. Dimentichiamo, cioè, che la mossa della Chiesa non è stata causata da una sorta di ne– cessità formale, nel senso di un pe– riodico e fraterno richinmo il qua– le, senza menomare il prestigio del cattolicesimo, può anche lasciare il tempo che trova; e nemmeno, co– me è stato accennato da <1unlcuno 1 come una particolare vanità della personalità pontificante, in c1unnto, specialmente nel turbinio del no– stro secolo, potrebbe sembrare do– "eroso che ogni pontefice si distin• gua con un import.nnle att.o atorico. Vi sono certamente altre cause cd altre pressioni, che per la Chiesa,
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