Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961

vilegio, l'ingiustizia, la servilù, la jgooran1.& siano definitivamente can– cellali dalla società spagnola. E una nuova Spagna che sta nascendo, che irradia luce sul mondo intero, che apre il cuore alla speranza dei t>O• poli che vivono anch'essi sotto il giogo. Ma è anche il momento in cui in Europt!; due feroci totalitarismi ri– portano strepitosi successi: <1uellofa. seista è appena uscito vittorioso dal– la guerra etiopica ed ha regalato un impero all'omuncolo di Casa Savoia; quello nazista è più che mai aggres– sivo: Hitler slre1>ita, minaccia, inco• mincia le sue aggressioni nel cuore d'Europn. Che cosa !anno le grandi democra– zie occidentali per sah•are l'Europa dal fascismo e dal pericolo di una guerra mondiale verso la quale s'in– camminano precipitosamente i due dittatori? Lasciano la Spagna del J>O• polo, la Spagua che ave\'8 un gover– no legale e che, non foss'nltro per (1ues10, avrebbe avuto dirillo alla continuuione dei rap1>orti e delle convenzioni che esistevano preceden– temente con i governi democratici occidcnt11li, disarmata di fronte alle forze congiunte cli Franco, Hitler e ,1ussolini. Da bravi Ponzio Pilato se ne lavano le m11ni, trincerandosi nel 1>at10del non-intervento negli affari spagnoli e permettono così che il fascismo-nazismo trionfi sull'eroica rcsisrenza del popolo s1>agnolo. Le pusillanimirà dei potenti, l'incliffe– .renza dei popoli si pagano sem1>rc. JI non-intervento che secondo i fir– matari di quel patto, tra i quali la Russia So,•ietica, doveva evitare la guerra, non [a che preeipirarla per– chè Hitler e Mussolini che erano i veri ,•incilori nella guerra civile spa- guola, uon conoscono pili freni all~ loro ambizioni e sete di conquiste. Ecco, quindi, l'insegnamento che la Spagna ci dà: sono menzogne, spu– dorate menzogne le affermazioni di 'principi quali« autonomia dei popo– li », « ~i.ustizia », « libertà », salve;,;. za della democrazia », o « del socia– lismo » cui si richiamano così spesso e volentieri i capi di Stato, i gover– nanti quando vogliono consolidare il proprio regime al1 1 interno o hanno delle questioni da regolare con altri Stati antagonistici. Dietro <1uellebel– le l>arole si nascondono volontà di dominio, ragioni di prestigio, ambi– zioni, interessi di caste o di gruppi. Ed è con esse che creano 'nell'ani– mo elci loro rispettivi popoli muri di divisione e di odio, ben più so– lidi di tutte le cortine di ferro che sc1>arano l'Occidente dall'Oriente o i muri di cemento costruiti ultima– mente fra le due Berlino. i\la il non-intervento non fu il so– lo tradimento delle grandi Potenze verso la Spagna. Altri ne seguirono. Finita la seconda guerra mondiale, quella guerra che dove,,a spazzare via i totalitarismi dalPEuropa, Fran– co fu lasciato indisturbato al suo po• sto come se il suo regime non fosse anch 'essO un cancro che appestava il suo pae!e e poteva infettarne al– tri. L'ONU, bontà sua e con quel– I1acume che la distingue, ben rico• nobbe nel regime franchista le ori– gini fasciste e la mancanza di spiri– to democratico, cd ordinò il ritiro degli ambasciatori da Madrid; ma le cancellerie dei vari Stati si misero segretamente Hl lavoro 1>er riabili– tare Franco. Come primo passo verso la riabi– litazione egli venne accettato nel- M7

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