Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961

ne presente che nel gioco delle forze avverse tutto si concaleua, che ,·i è un lf'gnme stretto in tutto qunnto ac– cade. Zone depresse, autonomia dei paesi coloniali, razzismo, regimi feu– dali che sopravvivono in tanti paesi del mondo, contrasti di interessi eco– nomici dei vari paesi, alleanze che si stringono contro natura per ne– cessità di difesa militare o 1>eram– bizioni di dominio, ecc. lullo influi– sce a mantenere il mondo nel caos attuale, sotto il terrore della guerra, a (arei vivere sotto l'incubo continuo della guerra. Quando nell'aulunno 1936 il cielo di Madrid era rosso d'incendio per le bombe che i fascisti italiani ed i nazis1i tedeschi lanciavano sulla cit– tadinanza inerme, e bambini veniva– no S<Juarciati, cd uomini, donne, vec– chi e gio,•ani ,•cnivano uccisi e mu• tilati, l'orrore di quei crimini non loccò la coscienza del mondo che continuò indifferente la sua ,•ita, sen– za pensare che quanto accadeva in terra di Spagna non era che un'anli– cipazione di orrori, ancora più nu– merosi e mostruosi, che si sarebbe– ro abbattuti in tante parti d"Europa e ciel mondo. Parlare, quindi, della Spagna di ieri e di oggi significa trarre dalle sue vicende cruegli insegnamenti che possono illuminarci su <1uello che noi dobbiamo fare. Non è <1ucsta, però, la sede di una esposizione dcuaglia1a degli avveni– mcnli spagnoli di 25 anni fa. Del rcs10, coloro che desiderano esserne informati hanno ormai a lo.ro dispo– sizione una ricca lette.calura e, se nel loro desiderio di conoscere ac• cautonano prevenzioni, pregiudizi ideologici o di parte, ed elaborano 646 le ,•arie narrazioni attra,•erso il loro spirito critico, arri,•eranno ad avere uua visione quasi esatta di quel pe– riodo spagnolo. Ma ci sono fatti sui quali la storia ha già detto la sua ul– tima parola: il putsch militare di Franco non era diretto tanto contro il go,,erno legale della Rc1mbhlica, <1uanto contro il popolo che, atlra– ,,crso le organizzazioni operaie e i partiti di sinistra, stava prendendo coscienza di sè stesso ed avcn inco– minciato a ri,•cndicare i suoi diritti. Ed è pro1>rio In rivolta dei generali e dei militari che dà al popolo spa– gnolo l'occasione di vivere la sua grande epopea. È un popolo che ha fama di vive– re di corride, di fiestcu, di sole, di canzoni. Sembrerebbe il pili felice del mondo. lrwece è un popolo po– ,,erissimo, sul quale pesano, da se• coli, l'oppressione lo sfruttamento delle tre caste che hanno sempre co– mandato in Spagna: i militari, i preti, i latifondisti con i .ricchi e l'aristocrazia oziosa. Ma è proprio q·uesto popolo che in un sussulto mc• ra\'iglioso d'energia e di combattivi– tà, <1uasidisarmato, riporta le prime viIlorie su Franco e sironca la solle– vazione militare-fascista. Combatte e costruisce: ognuno finalmente ha riacquistato la sua dignità di uomo, ognuno è ammesso alle responsabili– là della vita colletliva e gli operai hanno la rcs1>onsabili1à della produ• zione, della distribuzione; i conta– dini tentano, in vari modi, tra i qua– ]i quello delle collet1ivi1à agricole di dare una soluzione al grave proble– ma della terra e dell'agricoltura spa– gnola. Finalmente, gente che soffre la fame da sempre riceve di che sfa. marsi, scuole ,•engono fondate ovuo– <1ue,111110 si organizza perchè il pri•

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