Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961
za interiore rimane un'attività crea– trice che potrebbe offrire alla no– .slra civiltà i mezzi ideali per supe– rare le sue tragiche contraddizioni. Ma la Chiesa condanna sia la libera ricerca esterna che la libera ricerca interiore, essa perseguita Galileo e perseguita Giordano Bruno. E la Chiesa è senq>re la Slessa, anche se il Va1icano rende omaggio agli spul• nik sovielici; essa accetla i (atti compiuti ed uni,•crsalmente accetta– ti, ma l'infelice caso del prof. Pe– lrucci dimostra come sia sempre pronta a scagliarsi contro ogni ri– cerca che si discosti dai suoi dogmi. O,·e domina il cattolicesimo lì è la passivitit e la mortificazione del 1>en– siero e perciò della stessa umanilìt; o,·'esso domina, domina quindi l'i- 1>ocrisia morale e l'affarismo cinico nella vita privala, la banalità e lo sport - due forme di letargo spi– rituale - nella ,•ita collettiva. Alolti degli argomenti scritti in (Jucsto articolo sono stati solle,,ati per puro spirito di osservazione e non per una nostra viva partecipa– zione ad essi. E' stato J>Crun biso– gno di sincerità e chiarezza, perchè la leggenda di una Chiesa lutrice della libertà e dei. diritti dell'uomo è ormai diventala troppo stomache– vole e soltanto l'invincibile capar– bietà della nostra classe politica può continuare a ripeterla. Per il reslo a noi non interessa che la sinistra democratica se la in• tenda coi comunisti piuttosto che coi democristiani o riesca con altri stratagemmi a indurre il governo ad aprire a sinistra i quanto alle liber- 1à democratiche esse saranno sem– pre una menzogna fìnchè esiste il dis1>otismo economico di una mino• ranza sul popolo ed il parlamento piÌI che rappresentare il popolo rap- 1>rcsenta la pluralità degli interessi capitalisti. La democrazia così co• m'è, è la libertà degli affari ed il li. bero gioco dei gruppi di 1>ressione: un sistema da superare più che da cli(endere e superarlo verso la effet• liva libertà degli uomini dal biso– gno e da ogni forma di coercizione organizzala. Ma la svoha a sinistra non ha nulla a che vedere con que– sto supera men lo; essa è piut1os10 un aggiornamento del capitalismo italiano, un tentati,•o di mellere il nostro capitalismo al passo col tem– po, di renderlo attuale e smuoverlo dalle 1>osizioni anacronistiche in cui si è arroccato. Questa svolta non è legata alle rivendicazioni popolari rna alle esigenze del nuovo ca1>itali– smo che si afferma nelle aziende di staio ed in qualche settore monOJ>O· lista. Anzi, trattandosi di uno svi– luppo economico della nostra socie– tì1 capitalistica è possibile che se questa apertura a sinistra non av– viene in tempo esso finirà per con– 'Juistare anche il partito liberale e i partiti di destra, come ha già eon• <1uistato la confindustria ed allora la stessa politica che oggi si vorrebbe attuare con uno schieramento di centro sinistra, si potrì1 attuare con uno schieramento di destra. La svol– ta a sinislra che noi vogliamo non è <1uella dei politicanti ma <1uella del poeolo contro i padroni e con– lro i goverui, , 1 erso una nuova for– ma di convivenza sociale. Ton abbiamo paura ciel disordi– ne; le lolte civile sono il motore del progresso e nella situa:r.ione attuale è l'ordine che fa paura: ancora un decennio di ordine democristiano e l'rtalia sarà caduta pii1 in basso del– la Spagna. A I.BERTO MORONI 455
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