Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961
maggioranza. I delegati decisero <:he i comunisti dovessero essere cons_ide– rati alla stessa stregua dei ra1>pre– sentanti delle allre organizzazioni e che Iossero loro accordati gli stessi diritti e lo stesso tra1tamento. Kron– stadt era ancora decisa a trovare un qualche punto d'accordo col Partito Conmnista e con il governo bolsce– vico. La risoluzione del 1° marzo fu lena cd approvata all'unanimità. A <Jncl punto la conferenza {u eccita– ta dalla clichiarmr.ione di un delega– to che riferì che i bolscevichi stava– no per allaccare la riunione e che quindici autocarri carichi di soldati e di comunisti, armati di fucili e mitragliatrici erano stati inviati a tale scopo. « Questa infonuazionc • contirma il reso– conto dell"h1:es1ia, e dclcrminò un \'iolcnto risentimento tra i delegati. Indagini esperite J)rovarono che l'informa1,io11c era priva di fondamento ma le voci continuarono a cir– colare, si mormora\·a ad11irittura che un reggimento di lmrsanti, guidato dal famige– rato cekisln Dulkiss stesse gii mnreinrido in direzione del forte Krnsnaia Gorka ». In attesa di nuovi sviluppi, e ri– cordando le minacce di Kuzmin e Kalinin, la riunione decise immedia– tamente d'organizzare la diCesa di Krons1adt contro l'attacco bolscevi– co. Poichè il lempo i11calzava, si de– cise di mutare il Presidium della riunione in Comitalo Ri"oluzionario Provvisorio, al quale Iu affidato l'in– carico di mantenere l'ordine e prov– vedere alla salvezza dcJ1a città. Il Comitato iu altre.sì incaricato di pre– disporre i preparativi necessari per tenere nuo,•e elezioni per il Soviet di Kronstadt. La eawpugua bolscevica contro Kronstadt Pielrogrado era in istato di grande tensione. Nuovi scioperi erano scop– piati e voci persistenti parlavano di disordini operai a Mosca, di rivolte contadiuc nell'oriente ed in Siberia. Per la mancanza di una stampa at– tendibile, il popolo dava credito alle notizie più ovviamente false. Tutti gli occhi erano rivolti a Kronsladt in attesa di gra,•i sviluppi. I bolscevichi non perdettero tem– po ad organizzare il loro attacco con– tro Kronstadt. Già il 2 marzo il go– verno emise un pril.-a:. (comunicato) firmato da Lenin e da Trotsky che denunciava il movimento cli Kron– stadt come myatezh (anunutioamen– to) contro le autoritll comuniste. Nel documento si accusavano i marinai di essere « lo strumento dei vecchi generali zaristi che insieme ai socia– listi Rivoluzionari traditori avevano ordito una cospirazione controrivo– luziotrnria contro la Repubblica pro– letaria ». La sollevazione di Kron– stadt mirante a liberi So\'iet venne defmita da Lenin e da Trotsky come (< il lavoro degli interventisti dell'In– tesa e delle spie francesi ». « Il 28 fcbbrafo )> diceva il prilw:., « furo– no approvale dagli uomini del Petro– pavlosk d'elle risoluzioni ispirate ai Cento Neri.' Dopo appar\'e su11a scena il gruppo Iacente capo all'ex generale zarista Koslo\'sky. Egli, e tre dei suoi ufficiali, i cui nomi non siamo ancora stati in grado di ap– purare, hanno assunto apertamente il comando della rivolta. Così si è svelato infine il significato dei recen– ti avvenimenti. Dietro i Socialisti Ri– voluzionari vi è nuovamente un ge- 1 Organizznzionc zarista di 1i110 f11.5cist11. 521
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