Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

sistenze pri"e di uno sco1>0 pro– fondo. Ques10 è il complesso meccanismo psicologico che spinge il fanciullo \'Crso In delinquenza. Se in esso tut– ti questi fattori generalmente si in– treceiuno, n seconda dei grup1>i so– ciali uun causa è più determinanle di un'ultra. Così, la dcliuqucnzn mi– norile delle regioni agricole depres– se (come il nos1ro Mezzogiomo) è essenzialmente economica ed i de– lilli contro il pnlrimouio rnp1lre- 11entano un buon 50% del 1otalc, mentre nelle cittìl del nord sono pitl frequenti i fattori familiari e so• cinli. Tn mezzo si tro"auo i centri urbani delle zone sotto-sviluppnte: esempio preciso Napoli con i suoi 3.000 « scugnizzi », ausiliari prezio– si dei banditi, delle prostitute e dei trafficanti e contrabbandieri camor– risti (l'urbanizzazione delle masse rurali, specialmente se meridionali, è del resto una delle cause importan– ti della criminalità minorile ita– liana). Si è tnnt.o parlato di rieducazione. Ma che valore ha, che senso può a– vere lo sforzo 1)er « ricuperare)), i,e per un fonciullo sah,ato In societì, ne condanna dicci, cento? t per questo che i sociologi re• cl1unano con scm1>re maggiore con– vinzione il diritto di interessarsi dcll'nv,•cnire della giovcnti1, compi– to fin'ora limi lato - e parlo già del– In situazione esistente nei 1rnesi pili evoluii, dove soffia uno spirito nuo– vo - ni giudici ed agli educatori. L'azione di pre\'enzione è non meno import.ante di quella rieduca– tiva. Quest'ultima è imperniato. su tre campi d'o.zione: la tempia medica e 1>sicologica, l'a1ti\'ità professiona– le e l'opera educati\'n. Del resto, i risultati della riedu– cazione non sono dei piì1 brillanti e 1u1ta la concezione pedagogica "a ries:uuinatn. Si parh, del 30% di re– cidive in Francill, dal 20 al 55% in Germania (le punte nrnssime si tro– vano nei fanciulli senza fomiglia e 1>articolarmeute abbandonati), del 35% in Inghilterra, del 40% in S"iz. zern, del 60% negli Stati niti. Da notare che il numero delle recidive è 1>nrticolarmcnte cle"nto frn i de– linquenti minorenni internati (circa il 6% del totale e gli anlori dei delitti piì1 gra"i): un chiaro sinto• mo della carenza dei sistemi e dei mezzi di cni soffrono le « case di correzione », troppo spesso tmcora dei surrogati delle prigioni, con un personale che, anche se ha smesso di Jlortnrc In tunica dei guardiani, consen•n un animo di carceriere. Documentazione. I casi che seguono, tutti ragazzi con i quali sono stnto personalmente in contatto per scllimnne, potranno illustrare 1>ratienmen1e il lun;:!:O di– scorso teorico che precede, anche se non rappresentano 1u11n la gamma delle tristi possibiliti,. Caso 11. 1. - Figlio di famiglia nobile e ricca, i gcnilori \'i\'ono se– paratamente e lui passa di"crsi an– ni in un collegio. Nessun 1>rofitto nello studio, \'ita delle 1>ii1gnudcnti. locomincia a ]6 anni con il rubare ni compagni di collegio, fa poi del– le foghe e 6.nisce due tnmi dopo con il violare, insieme ad altri clue a– mici, una minorenne mettendola in– cinta. 503

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