Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961
tizzazioni, basti pensare ad una del– le cause certe del fenomeno: la guerra. t certo che la gucrrn, con la dis– sociazione familiare, le perturbazio– ni psichiche, la svalutazione dei va– lol'i umani e la fame (per sfuggire alla quale si ruba e si traffica illeci– tamente) che essa comporta, è alla base dcli 'aumento dei delitti com– messi da minorenni (e non solo da essi beninteso). In Francia l'aumento dei. giudica– tj è stato, dal 1939 al 1945, di 5.400 (da 12.165 a 17.578) e la delinquen– za minorile colpisce il 3% della gioventi1, mentre il 7% è ai limiti della delinquenza. ln un convegno organizzato J Var– savia nel maggio 1948 dai S.E.P.E.G. (u: Semaines lnternatiouales d'Etu– des pour l'Enfance victime de la guerre))), mm valente psicologa po– lacca, lleleua Stt--✓.cnecka, esponeva le statistiche dolorose sulle ripercus– sioni psichiche della guerra sulla gioventi1 della Polonia. Difficoltà nello studio 68%, forti 54%, inte– resse per le armi 44%, volgarità 38%, ubriachezza 28%, nervosità 28%, eccessi egoistici 24%, liti ar– mate 20%, menzogne 12%, tenden– ze alla vendetta 10%, lavoro svo– gliato 8%, tendenze al suicidio 4%, associazione criminale e vagabon– daggio 2%. Ma queste cifre che condannano inesorabilmente il ricorso alla guet·– ra, non possono spiegare le cause della delinquenza minorile negli Stati Uniù, dove pertanto il 48% elci delitti è commesso, nelle me– tropoli come nelle cittlt cli appena 20.000 abitan1i cla giovani che non hanno ancora compiuto l'età legale di 18 anui.. ciò che significa 30.000 500 bande di « gnngsters » dai 14 ai 18 anni, l milione di fanciulli e di a. dolescenli che annualmente hanno a che lare con la polizia (350.000 dei quali sono deferiti ai tribunali per mi.uorenn..i), 150.000 furti di automo– bili all'anno, 100.000 fughe e 25.000 minorenni dediti agli stupefacenti. Le stesse considerazioni valgono per la Svezia, dove il 5% dei gio– vani è iscritto nelle schede giudizia– l'ie, e per la Svizzera, dove la delin– quenza colpisce il 13% dei ragazzi. Le statistiche criminali ci appren– dono che, se le prime comparse da– vanti al giudice si registrano tra i 15 ed i 17 anni, i primi delitti (ge– neralmente furti) rimontano all'età di 10 anni, mentre i sintomi iniziali del comportamento delittuoso si ma– nifestano già verso gli 8 anni. Ba– sta <1uesto per fissare l'importanza delle prime esperienze infantili nella determinazione della delin– quenza. I fattori primordiali per una uor– male adattazione del fanciullo alla società sono: l) contatto pcnna– nente del fanciullo con l'amore ma• terno; 2) relazioni positive del fan• ciullo con il padre (è da uua sana soluzione della fase edipica che di– pende l'attitudine che il fanciullo a– vrà fo seguito di fronte alla socie– tà tutta, e non solo con i superiori e le autorità; 3) formazione di u– na coscienza morale o super-io, che è poss.ibile solo se il fanciullo ha vissuto uormalmente con i genitori; 4) nascita di uu senso dei diritti e dei doveri (individuali e collettivi) che si effettua nel gruppo familiare, grazie all'affetlivitìt che dovrebbe regnare. L'assenza di queste normali situa– zioni familiari favorisce lo sviluppo
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy