Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

Gorki. Il cuore aHtiuo dal dubbio e dal tarlo della noia che lo rodeva costantemente e che lo portava a chiedersi come chiarire quell'imbro– glio brutale politico che non mirava che alla polcnza e che non può rag– giungere i suoi scopi senza ricorre• re ai campi di lavoro for,mto. Ed es• sere per la forza significa essere con– tro la forza, significa addomesticare la verità anzichè misurarsi con essa: Questa irrequietezza dello spirito si manifesta in lui con un amore in– tenso e quasi morboso per Ja musica. La musica è uella sua opera e la riempie di emozioni. Si armonizza con tulle le sfumature di tristezza, con Ja disperazione della noia, con la frenesia dell'animo che trova la sua espressione piullosto nella dol– cezza di una melodia che nei limili dcJlc parole 6sse. Quali sono le apparizioni segrete di quest'anima tormentala e insa– ziabile ·che non troverà mai in nes– sun angolo della terra riposo e quie– te? Per Gorki la vita non comporta– va nessuna soluzione logica. « Per• chè mi annoio così spesso? si vive, e tutto va bene, quando, improvvi– samenle, si soffoca. Verso ,1uali mari lontani debbo levare !'ancora a vele spiegate?». Autodidatta aveva la passione del– la ragione, e da c1uesta sOla egli si aspelta,,a la salvezza; non poteva aecetlare la formula fondamentale del marxismo secondo la <1uale « non è la coscienza degli uomini che de– termina il loro essere ma << il loro essere sociale detennina la loro co– scienza ». In ogni modo mette tutto se stesso collaborando a Vita Nuova vicino a Lenin e acl altri notori marxisti. Egli è tra i piì1 combattivi; è lui l'autore del canto Annunciato• re della tempesta che già la censura Zarisla nel 1901 l'aveva proibito. Lenin nel.la sua corrispondenza con Gorki, spiegava come un diri– gente della classe operaia poleva aiutare uno scrittore a superare i suoi errori. Poichè Lenin legava Ja letteratura e la cultura alla lotta per il trionfo del socialismo, consiglian– do all'arlista d'insegnare all'uomo il significato della sua esistenza, di riaprire il cuore alla speranza e di avere coraggio, lo scopo dell'arte era d'umanizzare il mondo e di le– gare l'uomo alla vita. Questi insegnamenti agirono for– temente su Gorki, e i suoi studi e i suoi scritti si rivolgono decisamente verso l'avvenire. 11 suo capolavoro è la sua autobio– grafia dell'infanzia e i suoi ricordi letterari. Non si tratta nè di intro– spezione, nè di analisi, ma di una descrizione evocativa, in un clima umano intinto di lirismo e di una leggera ironia. Non altrettando buo– ni sono i suoi libri L'a/]c,re degli A r– tamonou e La Vita di Klim, Sarngin. Dopo la riconciliazione con Stalin egli pensa di mettere in pratica le sue concezioni ideali per la forma– zione della gioventÌI. Infatti, come Cechov, egli può essere considerato uno dei maestri spirituali clcll'intel– ligenl.ia della generazione alluale. « La "ila è catliva » egli scri"e, « che cosa avete, dunql1e da lamen– tarvi continua1uente della vita? Che cos'è la vita? La vita è l'uomo e sen– za l'uomo non c'è più nessuna ,•ila... Ma I1uon10 ne parla come se non si trallasse di se stesso e come se ciò gl'impedisse di ,•ivere: no, l'uomo, in verità, è l'universo, che vive da sempre; egli porta in sè il mondo intero». 497

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