Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

amore della sofferenza ma non nel scuso di traspormaz.ioue secondo gli eroi di Dostoievski• e di Cechov per i <ruali la sofferenza è una mistica di riscallo: no, i primi sono scossi d'orgoglio nel loro desiderio di soE– Crirc, da una specie di sfida appas– sionala. La lesione polmonare, conseguen– za del suo tcntalivo di suicidio ( 1885) la cui causa fu un dispiacere amoroso, si aggrava mentre non può pensare a curarsi. Perseguitato dal– la polizia, arriva a Nijni nel 1898, ed è 1rado110 a Tiflis pcrchè si giu• stifichi sulla sua attività rivoluzio– naria di sci auni prima. Ritorna in prigione uel 1899 per essere esiliato iu seguito ad Arzamas dove vivrà sotto la sorveglianza d'un poliziotto. Gorki conobbe il successo con la sua opera tcalrnlc Bassifon<li nel– l'anno 1902. Jl soggetto era beo r,cel– to, il tema nuovo. Un asilo notturno, pittoresco con i suoi ospiti mischia– ti ad uomini del 1>opolo, degradati, complicali e appassionati. Sulla sce– na quest'uomo uuo,,o trovava un'e– co grazia all'effetto emotivo che ave– va sul pubblico che considerava il tealro un'arte rivoluzionaria per eccellenza. I Dllssi/ondi di Gorki corrispondono al Sotterrcmeo di Do– sloievski. L'uno e l'altro non sono che delle soluzioni psicologiche. Ciò che è odioso per i « piedi nu– di », non è l'amore filosofico del prossimo, ma piutloslo la misericor– dia, che non è che una ,,iva com1>as– sione religiosa. Te) loro profon<lo i « piedi nudi » sono l'anticipazione dell' nnlicrislianesimo, cioè di un ,mvmesimo scrrzo epiteti che fa del• l'11om.o le, misure, di ogni coso, libe– ro/.o da ogni costrizione, nell'i.gno– mn::.o rappacificata di Dio. 496 Un umanesimo, cioè che non ha il suo contropeso religioso. Impos– sibile per Mercjkovski di adattarsi a <1ucsla religione fondala sulle te• ncbre, sulla schiavitù alle leggi cie– che della nccessilil ed al meccani• smo dell'ordine uni,,ersale. Per Gorki l'uomo è magnifico per– chè tulio è nell'uomo e tutto è per l'uomo. Lo scopo di ogni azione è l'uomo, la sua libertà e il suo benes– sere. Ed in ogni uomo Gorki vede un destino ìn agguato, un avveni– mento umano. L'uomo deve vivere per l'uomo migliore. Nessun scrittore ebbe piì1 di lui il dono dell'obiettività pur mescolan– dosi intimamente .:1llasua opera. Ve– de, nei suoi personaggi uno spetta– colo naturale. la passione li scuote così come il vento solleva le onde ed il riso passa sulle loro anime co– sì come- il sole traspare attraverso le nubi. Gorki pubbHca La Madre e L,, Co11/essi'.011e nel 1908; Conda la rivisln Gli cuuwli che nel 1917 è seguita da Vita 11uova. Lolla con– tro l'influenza di Dostoicvski e con– tro l'antisemitismo; prepara iu col– laborazione con Romain Uolland la vila dei grandi uomini. Pubblica in– firie nel 1932, La villi di Kli,n Sam– gin e Tiroci11io Leuernrio. Quaudo appare La Madre, Pléklanov è re– ticente mentre Lenin trova questo romanzo la mig1iorc guida dell'or– ganizzazione del movimento ope– raio. I suoi attriti con i dirigenti marxisti uonoslantc l'amicizia di Le– nin, l'obbligano di tanto in tanto ad un soggiorno nell'isola di Capri fi. no al 1913 ed a Sorrento dal 1922 fino al 1928, fino a <1uando non si è rappacificato con Stalin. C'è qualcosa di commovente, di patetico nei capricci del deslino di

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