Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

sperata di qualche cosa che ne sia la sua ragione ma che non esiste. Mcrila atlcnzionc la verità sui mi– serabili. :Ma la poesia cou cui a vol– te esprime quella verità, le effusio– ni liriche, e le scene d'amore sono, secondo Tolstoi, nei migliori dei ca– si, mediocri e nel peggiore della cattiva letteratura. li fallo di aver abbandonato la lelleralura conclanna\'8 Gorki agli occhi di Tolstoi e di Korolenko. In Gorki, diceva il primo, tutto è im– magine ed artificiosità; i scntimcnli eroici folsi ma il talento è enorme. Menlre Korolenko trovava che il suo romanticismo era comple1a1ucn10 invcn11110.E' vern che il linguaggio colorito di Gorki diventa piatto O• gni voha che i suoi personaggi ce– dono la parola all'autore. Anche Cechov ave,•a rimproverato a Gorki la sua tendenza alle effusioni liriche. La natura di Gorki è piena di contraddizioni: è sognatore, aui,,o, dolce ribelle, idealista, umanitario, u1opis111che manca di vera cultura cd è innamorato elci valori culturali. Non c'è altro nell'opera di Gorki, 11111 vi è un elemento più prezioso dell'arte: la vita reale. Certi critici l'hnnno 1n 1 ,•icinato a Puskin e a Gogol. Gorki (requenta nel 1885 i circoli clandestini della gioventì1 rivoluzio– naria; nel 1888 si lega con il populi– sta Romas. La sua propaganda nelle campagne è un Gasco. Nel corso del– le sue peregrinazioni atlravcrso la steppa di Mosclok, lavora prima come contadino, poi nelle pescherie del Caspio cd infine è segretario 1>ressoun avvocato. Nel 1894 pub– blica Fo11w Gordeev. Incontra Tol– stoi, dopo aver incontrato Korolcn– ko. De Vogiie pubblica un libro su di lui. In Foma Gordeev il problema morale occupa ma posto importante. Al principio del secolo, la classe industriale è al suo apogeo. Due ti– pi di d'individui si dividono questa società di capitalisti. 11 primo è l'industriale sottomes– so ad un complesso di pregiudizi pur cercando cli giustificare la sua corsa al danaro, e il secondo si op• pone a <ruesla colle11ività utilitaria <licui non può sopportare nè la vita monoto!)a, nè le obbligazioni, nè gli arrangiamenti. La vita tumultuosa cli questi esseri che si pongono co– stantemente degli in1crroga1ivi in– quietanti (chi sono, pcrchè non so• no pii, sicuri e tranquilli, q·ual'è il loro posto e H loro compito?) ha come quadro il , 1 asto e potente cor– so del Volga a cui si sposa la loro sete dell'infinito. Questi e vagabon– di » questi « dcreli.t1i » questi « ere• miti eternamente erranti » occupa– no un 1>ostoim1>ortante negli scritti di Gorki. Della loro degracluione l'autore accusa la socicti, capitalista fondala unie1nnentc sul danaro e sulla morte ahrui. Tutto il male proviene dalla ri– strettezza di spirito, d'immaginazio– ne, dalla passione di speculazione e s(mtlamenlo. Ne denuncia tullo il suo apparato ideologico, materiali– sta ad oltranza. Della sua espericnu Gorki non ha conservato che la psicologia del ribelle così come l'ha conosciuta in un'epoca in cui non ,•cdcva ancora nessuna via d'uscita alla sua dispe• razione. Poichè egli sognava altri orizzonti, dove trovare via via la Jibenzione della sua degradazione. Gli in(clici lro,•ano un'aspra gioia nel sentire i loro nen·i scossi e forse sono anche tormentati da un oscuro 496

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