Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

dai sindacati. L'enorme tensione rivoluzionaria di quei mesi non foce tener conto del decreto stesso e dei loro effetti futuri. Installali i ministeri a Valcncia, il governo iniziò ad esercitare un'enor• me pressione legislativa sul regime collettivista. Pili tardi, in seguito alle manovre provocatrici degli agenti sovietici a Barcellona (maggio 1937), i comunisti e i loro amici occuparono posti importanti nell'apparato s1a1ale. Il minislero dell'agricoltura cadde nelle mani del comunista Jesus Hernan– dez, che fodelc alle consegne ric<"vute dalla Russia, iniziò un'offensiva giu• ridica contro le colleuività prendendo spunto dal decreto dell'ottobre 1936. L'8 giugno 1937 il Ministero dell'Agricoltura emise un'ordinanza con la quale si imponeva alle colleuività, non eosti1uite legalmente, di sciogliersi automaticamente e di restituire ai vecchi proprietari le terre confiscale. Il Comitllto Regionale dei Contadini del Levatile inlraprese, con la massima urgenza, la riorganizzazione e la costituzione delle collct1ivi1à con un criterio statistico rigorosamente legale e riflettente la capacità produt– tiva e di consumo dei ·nuclei collettivizzati. Tale lavoro fo portato a termine dalla Seccion de Asesoria y Estadistica. Al congresso regionale dei conta– dini, tenutosi nel novembre 1937, In sezi.one dichiarò la eos1i111zione legale di 34,0 eollc11ività e le restan1i 1 fino a 500, stavano per approvare gli statuti. La Sezione di Asesoria y Estadistica sbrigna ogni giorno quasi 500 consultazioni giuridiche ed economiche. Lo stesso Congresso prevedeva una nuova organizzazione federativa delle col1ettività. Nel giugno 1937, il comitato nazionale della C.N.T. convocò un pleno nazionale cli contadini con l'espresso proposito di creare una federazione nazionale di contadini aderenti all'organizzazione confederale. Gli statuti adottati stabili.vano che il principale obieltivo della nuova foderazione con– sisteva nell'arlicolare nazionalmente l'economia agraria di tulle le zone coltivate, abbracciando sia le collettività che i piccoli proprietari. Le col– lcuività C.N.T.-U.G.T. potevano iscriversi a detta federazione. La stessa as– sumeva funzioni di consultazione tecnica in tutti gli ordini mediante le ramificazioni regionali. I piccoli proprietari, i lavoratori individuali e le collettività aderenti alla (cderaziooe nazionale avevano piena libertà di ini– ziativa per lo sviluppo agricolo nei rispellivi territori, però sarebbero stati subordinati agli accordi nazionali al fine di otlenere un maggiore rendi– mento delle coltivazioni, la trasformazione o la sostituzione degli stessi con altri di valore economico piÌI efficiente, e la lotta contro le piaghe nei campi. I coltivatori erano obbligati di fornire alla federazione nazionale i dati statistici della produzione esistente o prevista e sopra gli aspclli ritenuti necessari ai fini del coordinamento generale. La federazione si ergeva a unico organismo distributore e esporlalore 492

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