Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961
l'accusalo e l'accusatore. A Cucnca i delegali dei gruppi di la,•oro non erano autorizzali II dispensare sanzioni. Le infrazioni erano comunicate al consi– glio cli amminislrazionc che passna il caso all'assemblea che decide,,a. I delegati di lavoro cd i membri del consiglio che ammettevano abusi erano sospesi dalle loro !unzioni da parte dell'assemblea. Un colletti,,ista che of– fondeva un suo simile o commelteva un atto immorale, anche in danno di un nou collcuivista, era ammonito. In caso di recidiva lo si cs1>ellava dalla comunità con la perdita di tuui i <liritti. Le relazioni federative dei collettivisti erano di due ordini: organi– camente, come contadini e come libertari, erano affiliati al sindacato dei contadini della C.N.T. e, a ,•olte, anche 11ll11 F.A.I. che li ispirava ideologica• mente. Come collellivisti, aderivano alla Federazione Regionale dei Col– lettivisti. Poichè, in Catalogna, alcune collettivi1à erano aC6Iiate a sindacati agricoli di tipo borghese, le relazioni fra collettività si realizzavano tramite il Comilal.o Regionale dei Contadini. La Federazione Regio11alc delle Collettività fu Condata nel Eehbraio 1937 da un congresso di collettività tenutosi a Caspe. Al congresso parteci– parono cinquecento delegati. Secondo il regolamento appro\'ato, la federa– zione doveva difendere gli interessi dei collet1ivisti, propagandando i van– taggi della collellivizzazione basata sul mutuo appoggio. Controllare gli esperimenti e consigliare gl.i agricoltori sulle carat1eris1iche produttive dei terreni. Promuovere la pre1>arazione tecnica dei giovani mediante scuole di specializzazione. Organizzare gruppi di tecnici per il maggiore rend,imento della produzione agro•pccuaria, Preparare le condizioni di scambi con l'e– sterno mediante opportuni studi slatistici di produzione e istituire una cas– sa regionale per fronteggiare tulle le necessità finanziarie. La federazione doveva atlendere anche all'istituzione e alla cuhura generale degli asso– ciati, per mezzo di conferenza, del cinema, ciel teatro e di altri mezzi idonei di diffusione. Per entrare nella federazione, le collettività dovevano impegnarsi ad osservare fedelmente gli statuti generali. Il congresso decise che le col– let1ività, compatibilmente con le norme di autonomia, dovevano foderarsi localmente e portare, alla federazione locale, una statistica della produzione e dei propri consumi. Con tali dati la federazione locale preparava la pro– pria statistica. Prima doveva essere abolita la circolazione della moneta statale in seno alla collet1ività, creando in sua vece una carta di razionamento. Resta• va in potere della colle11i,•ità la quantità di danaro necessaria per il (abbi, sogno interno. Le collettività dovevano, inoltre, corrispondere alla federa– zione una somma, compatibilmente con la ricchezza della località, per CO• stituire la cassa di resistenza regionale. Altri accordi contemplarono l'accettazione dc11'isliluzionc municipale per il controllo e l'amministrazione della terra espropriata. Il congresso decise, inoltre, di sopprimere i limiti municipali delle proprietà. Le collet– tività con eccesso di mano d'opera dovevano prestare quella ecceclcntc alle comunità che abbisognavano di lavoratori. 490
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